l’investimento di Lukoil sul territorio per l’anno prossimo. E’ questo in sintesi il risultato dell’incontro che si è svolto a Siracusa tra i dirigenti aziendali della Lokoil e i segreteri generali di Filctem, Femca e Uiltec Siracusa, i quali esprimono soddisfazione per aver ottenuto per la prima volta dall’insediamento di Lukoil sul territorio, un incontro per discutere dei progetti futuri dell’azienda per la raffineria di Priolo.La presentazione del piano industriale di Isab hanno partecipato i tre segretari D’Aquila, Tripoli e Bottaro, il direttore generale Durov e i dirigenti, i quali hanno illustrato gli investimenti e gli interventi manutentrici che serviranno a migliorare la competitività della raffineria. I rappresentanti sindacali hanno incalzato l’azienda per conoscere le strategie a più lunga gittata, rimarcando l’esigenza di incrementare gli investimenti, attraverso la costruzione di nuove unita produttive, che consentano di guardare al futuro con maggiore serenità. Hanno inoltre richiesto aggiornamenti circa lo stato di avanzamento dei lavori di adeguamento ambientale richiesti dalla procura e notizie circa la eventuale volontà di cedere la raffineria siracusana. Il direttore della Lukoil ha sottolineato che in uno scenario del settore cosi variabile, non ha in cantiere investimenti rilevanti per costruzioni di nuovi impianti, ribadendo una forte volontà di consolidare e migliorare l’esistenza, poiché non intende abbandonare il territorio e che i lavori di adeguamento sono in linea con i tempi previsti dalla procura. “Abbiamo ottenuto l’impegno della Lukoil – hanno detto i tre rappresentanti sindacali – di consolidare l’assetto produttivo della raffineria di Priolo, anche attraverso il riavvio di impianti fermati nel recente passato,si ritengono parzialmente soddisfatti dell’incontro, in quanto a modo di vedere del sindacato siracusano occorre rimettere mano all’aspetto produttivo, inserendo nuovi impianti di produzione che servano ad ammodernare una raffineria che va ricordato ha alle proprie spalle parecchi decenni e necessita di ammodernamento per reggere la sfida internazionale”.