Disponibile in tutte le principali piattaforme di streaming e download da mercoledì 19 luglio, “Kiddo” (MilanoK3 / Believe Music) è il nuovo singolo di Nahaze: un brano in cui ritmi sensuali ed elementi sanguigni e morbosi, tipici della musica mediterranea, mescolano passionalmente il genere flamenco e la taranta al pop in up-tempo.
“L’immaginario di ‘Kiddo’ è strettamente legato a ‘Kill Bill’, film scritto e diretto da Quentin Tarantino, nel quale la protagonista Beatrix Kiddo, interpretata magnificamente da Uma Thurman, cerca vendetta nei confronti di Bill, l’uomo con cui aveva una relazione e che ha tentato di ucciderla, sparandole alla nuca, perché non accettava di essere abbandonato da lei”, racconta Nahaze.
E aggiunge: “Il brano nasce dall’esigenza di dare forza a tutti coloro che sono imprigionati in una relazione tossica. Per quanto possa essere difficile uscirne, proprio perché si tratta di una dipendenza velenosa, è possibile farlo ed è necessario per riprendere in mano se stessi, riappropriarsi della propria vita e, in molti casi, salvarla”.
Intervista a Nahaze, “Kiddo”
Ciao Nathalie, bentrovata su Radio Una Voce Vicina InBlu. Come stai?
Ciao! Sto bene, soprattutto adesso che è uscito il mio nuovo singolo “Kiddo” ed ho potuto condividere un’altra parte di me con voi.
Ci parli un po’ del tuo nome d’arte, Nahaze?
Il mio nome d’arte è una fusione tra il mio primo nome (Nathalie) ed il mio secondo nome (Hazel), che è il nome di mia nonna, figura che ha profondamente inciso sulla mia passione per la musica.
“Kiddo” è il tuo nuovo singolo. Ci racconti la sua genesi?
“Kiddo” è nato il giorno dopo un rewatch più attento di “Kill Bill” di Quentin Tarantino. Mi ha colpito molto la protagonista, Beatrix Kiddo: una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ho registrato una parte di una delle colonne sonore del film e “Kiddo” è nata come per magia.
Cosa hanno in comune la Beatrix di “Kill Bill” e la protagonista di “Kiddo”?
Le due protagoniste hanno in comune la determinazione, la voglia di libertà ed indipendenza, ma allo stesso tempo un lato molto fragile e dolce, che merita e richiede un amore che le lasci essere tutte queste cose insieme.
Cosa ti ha spinto ad affrontare due tematiche così delicate, seppur drammaticamente attuali, come il femminicidio e le relazioni tossiche?
Queste due tematiche appartengono a tutti e credo che sia giusto parlarne, per quelle persone che non lo fanno per paura o vergogna. Spesso sono nascoste e non si vedono, ma sono dietro l’angolo. Se c’è anche una sola persona che, ascoltando “Kiddo”, si è sentita un po’ meno sola e più forte, compresa e ascoltata, posso ritenermi soddisfatta.
C’è un messaggio in particolare che vorresti arrivasse forte e chiaro con questa tua nuova canzone?
Il messaggio che vorrei arrivasse forte e chiaro è che bisogna chiudere i rapporti con chi ci fa del male, anche se si vuole bene all’altro. Molto spesso, si tende a romanticizzare relazioni malsane, ma non sono belle. Ognuno deve essere libero, sia in coppia che non.
Adesso cosa bolle in pentola? “Kiddo” anticipa un EP/album?
In pentola bolle sicuramente qualcosa, ma preferirei non svelarlo. Vi invito a seguirmi per scoprirlo!
Nathalie, grazie per essere stata qui con noi. Buona musica!
Grazie a voi!