Già disponibile in tutti i digital store, “La vita è un click” è il nuovo singolo di Bracco di Graci: un piccolo spaccato di vita, una rappresentazione degli eventi sempre in movimento, un racconto metropolitano che parla di una storia d’amore che sta per finire.
Il brano è accompagnato da un videoclip, girato dal regista Daniele Balboni in un quartiere di provincia nel Bolognese e con protagonisti Fjolla Ibraimi e Massimiliano Rubini.
Intervista Bracco di Graci, “La vita è un click”
Ciao Bracco, bentrovato su Radio Una Voce Vicina InBlu. Come stai?
Mah! È la prima volta che qualcuno mi fa questa domanda. Quindi, ti ringrazio anticipatamente. Avverto la sensibilità di chi l’ha posta. Direi che non c’è male, anche se devo fare i conti con più di quarant’anni di lavori non proprio leggeri, che hanno messo a dura prova le mie articolazioni. Poi ho un compagno di viaggio che non vuole più lasciarmi stare. Lui si chiama acufene ed è molto fastidioso. Sarei da rottamare, ah ah.
Ci racconti la genesi del tuo nuovo singolo “La vita è un click”?
È un brano che racconta una storia che sta per finire. Ho cercato di far luce sulla differenza di reazioni tra lui e lei. Di fatto, lui diventa un girovago e la cerca in ogni luogo, mentre lei ha già deciso e reagisce appoggiandosi alla sua unica passione: il ballo. Il click rappresenta un interruttore. Nel tempo di un attimo tutto può cambiare, nell’amore così come nella vita.
C’è un messaggio in particolare che ti piacerebbe arrivasse forte e chiaro a chi ascolterà questa tua nuova canzone?
La morale è che non bisogna mai dare nulla per scontato. Inoltre, è necessario lavorare ogni giorno per meritarsi il bene di chi ci sta vicino, inclusi gli amici e i colleghi di lavoro, cercando di rispettare e di farsi rispettare attraverso il dialogo pacifico e con un’attenzione particolare alle informazioni che cercano di portarci verso un pensiero unico, che non è mai producente.
In questo brano parli di tante cose che è inutile fare. Qual è, invece, secondo te il segreto per vivere al meglio?
Non so se sono in grado di dare questo genere di consigli. In realtà, nel brano, ‘è inutile‘ è un percorso circoscritto alla storia che racconto. Fuori dalla storia, credo ci sia molto da fare. Bisognerebbe essere più presenti e cercare le informazioni fuori dai circuiti preconfezionati, quelli che ti formattano il cervello e ti rendono vulnerabile alle volontà altrui.
Ne “La vita è un click” ripeti spesso “Scusami”. A chi sono rivolte le tue scuse?
Beh! Se la domanda è riferita al brano, mi sembra evidente che lei – intendo la figura femminile che ha già deciso di chiudere – non è esente dalla sofferenza, perché anche chi lascia ha la sua parte di sconforto e peso. Se invece la domanda è in chiave personale e fuori dal contesto del brano, credo che dovremmo tutti delle scuse alle libertà conquistate dai nostri predecessori, anche a prezzo della vita. Forse, abbiamo troppa poca sensibilità e cultura per farle rispettare. Pagheremo, e forse stiamo già pagando, un prezzo altissimo.
Questo brano anticipa un nuovo album di inediti? Puoi concederci qualche piccola anticipazione su quelli che saranno i tuoi prossimi progetti?
Lavoro tutto il giorno in un’azienda per sopravvivere, come molti del resto. Nell’arte vivo alla giornata. I progetti futuri sono legati al gradimento del pubblico. Faremo uscire un singolo alla volta sulle piattaforme digitali. Chi vuole, mi può trovare su www.braccodigraci.it
Bracco, grazie per essere stato qui con noi. Buona musica e in bocca al lupo per tutto!
Grazie a voi e alla Red&Blue con la quale collaboro.