‘Io non ci sto’. Francofonte in marcia per la legalità

‘Io non ci sto’. Francofonte in marcia per la legalità

FRANCOFONTE – ‘Io non ci sto’: è questo lo slogan prescelto per la ‘Marcia per la Legalità’ che si è svolta oggi pomeriggio a partire dalle ore 17.45 circa. La manifestazione, promossa dalla parrocchia S.Antonio Abate, ha visto la partecipazione di associazioni, gruppi politici e semplici cittadini.

La marcia ha preso avvio dal sagrato della Chiesa Madre ed è proseguita lungo le vie principali del paese per concludersi in piazza Dante/Ville. Qui c’è stato prima l’intervento della giovane Alessandra Anzalone che ha detto: “Stasera ho deciso di metterci la mia faccia. Parlo a nome di tutti i giovani e della parte di comunità Francofonte a favore della legalità. Metteteci sempre la faccia in tutto e per tutto quello che fate. Insieme, solo insieme saremo più forti del male”.

“Grazie per esserci stati e aver accolto il nostro invito per questo momento di sensibilizzazione alla legalità. Con questa marcia volevamo esprimere solidarietà e apprezzamento alle Forze dell’Ordine”: ha detto padre Luca Gallina. “Dobbiamo ricordarci di loro ogni giorno perchè c’è chi rischia la vita per noi. Grazie a tutti quelli che stasera ci hanno aiutato per questa manifestazione, ma grazie a quelli che ogni giorno lavorano per noi. L’intento, come abbiamo detto, era quello di metterci la faccia. Ci può mettere la faccia in una manifestazione del genere soltanto chi è onesto”.

Ha detto ancora: “Sapete da dove potete distinguere gli onesti dai disonesti? Dal sorriso. Noi possiamo sorridere ogni giorno, i disonesti no perchè sono impegnati a cercare strade di illegalità. Innanzitutto volevamo chiamare a rapporto tutti i francofontesi che sono capaci di sorridere e che volevano scommettere sulla legalità. La vita di Francofonte appartiene a ciascun francofontese che si vuole impegnare. Chi vuole vivere nella legalità sceglie uno determinato stile di vita. Fino a quando cerchiamo privilegi non possiamo chiedere nulla a nessuno”. E poi ha concluso citando una frase di Don Pino Puglisi: “Se ciascuno fa qualcosa, insieme possiamo fare tanto”. 

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