PALERMO – Misure ancora più stringenti per quanto riguarda l’autoquarantena per i soggetti che tornano in Sicilia da altre regioni o da paesi esteri. A disporle è stato con propria ordinanza il presidente della Regione, Nello Musumeci. Nell’atto firmato ieri, Musumeci richiama i decreti ministeriali di recente firma da parte del premier Giuseppe Conte in cui si sancisce la chiusura di diverse attività commerciali a esclusione di farmacie e supermercati, oltre a limitare gli spostamenti solo per lavoro, salute e necessità. Ma all’articolo 5 il Governatore siciliano applica nuove misure per quanto riguarda l’isolamento domiciliare. Se fino a ieri gli unici a doversi sottoporre alla quarantena di 14 giorni erano i soggetti provenienti dalle altre regioni, da oggi questa limitazione viene estesa anche ai familiari o ai conviventi nel caso in cui l’appartamento non gode di stanza isolata con bagno annesso ad esclusivo utilizzo. E’ bene ricordare che tutti i soggetti “di ritorno” in Sicilia da altre destinazioni hanno l’obbligo di dover comunicare tale circostanza al Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Asp di riferimento e al proprio medico di famiglia. Unica eccezione per chi arriva in Sicilia per comprovate esigenze lavorative. In questo caso i soggetti in questione dovranno “semplicemente” attenersi a tutte le misure di contenimento del contagio da Covid-19, così come descritte dal decreto della presidenza del Consiglio dei ministri.
Un provvedimento in parte già annunciato da Musumeci che due giorni fa, proprio per quanto riguardava i rientri in Sicilia da altre regioni, si riservava di adottare altre e più stringenti misure. Una linea ancora più ferma, resa indispensabile dal numero enorme di cittadini (oltre ventimila) che hanno lasciato proprio le regioni del Nord