Viviamo momenti drammatici. In ogni parte del modo ci sono focolaii di guerra e di violenza in genere. Si rimane sgomenti. Soprattutto ora che con i social le immagini dei conflitti girano più velocemente rispetto al passato. Abbiamo così modo di vedere i risultati di una violenza diffusa e più che disumana. Noi cattolici come ci poniamo nei confronti di tutto questo? Il nostro obiettivo centrale è la PACE…non deve essere la PACE, ma è la PACE. Capite la differenza sostanziale. Un valore così importante non può essere una cosa in divenire, ma è un valore attuale e presente. Questo valore è attuale perché si tratta di ORA, mentre è presente perché è sempre PRESENTE a noi. Detto questo bisogna dire che il valore della PACE per noi cattolici è un valore integrale. Non si può concepire la PACE come un principio parziale. La PACE è un valore totale. Questo sia ben chiaro. Essa – la PACE – non può essere scissa. Un’idea improbabile, anzi da escludere in toto! In base a quanto detto il cattolico in occasione di una guerra non può schierarsi da una parte o dall’altra. Il cattolico è solo da parte della PACE. Su questo punto non si transige. Come si fa a difendere la PACE se si patteggia con uno dei due contedenti? La PACE – come ricordato sopra – è un valore integrale. Noi cattolici siamo dalla parte della PACE perché siamo sempre dalla parte di chi soffre. Solo da parte di costoro e mai dalla parte di uno dei due contendenti. Sarebbe peccato mortale. Pertanto, la PACE per sempre!