LAMPEDUSA – “La senatrice Liliana Segre è cittadina onoraria di Lampedusa, isola impegnata in difesa dei valori dell’accoglienza, della solidarietà e del rispetto dei diritti umani, che con questo gesto intende dirle ‘grazie’ per il suo impegno sociale e civile, rivolto soprattutto alle giovani generazioni, contro ogni forma di discriminazione ed a tutela della ‘memoria collettiva’. Solo ricordando le tragedie del passato possiamo evitare che si ripetano ancora”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa dove il Consiglio Comunale, con voto unanime, ha approvato la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta a Auschwitz e simbolo della memoria del dramma della Shoah. La cittadinanza onoraria le è stata conferita “a riconoscimento dell’alto valore morale ed educativo della preservazione della memoria e del molo attivo di azione civile nel contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”.
“La selezione della razza è stata una realtà della nostra Europa – ha detto il sindaco Martello nel corso del suo intervento alla seduta del Consiglio Comunale – la follia di un pensiero politico l’ha elaborata, voluta e realizzata. Da quel crocevia siamo riusciti a tornare indietro, ma ogni incubo che viene dalle tenebre dell’odio, così come all’improvviso diventa incredibilmente possibile, all’improvviso può riaffiorare”.
“Lampedusa – ha aggiunto Martello – è essa stessa simbolo dei tanti crocevia individuali e collettivi che spingono milioni di disperati a fuggire ed a sperare, anche a costo di rischiare la vita. Ogni frontiera, e la nostra isola lo è idealmente e fisicamente, può essere crocevia della Storia e diventare un luogo in cui si elabora un ‘mondo migliore’, oppure dal quale ne si osserva indifferenti la dissoluzione. Qui, dal cuore del Mediterraneo, siamo orgogliosi di avere rifiutato l’indifferenza e di svolgere la nostra parte con sincerità, coraggio e generosità. Abbiamo fronteggiato, e stiamo ancora fronteggiando, l’impatto di un flusso migratorio senza precedenti, sopportando troppo spesso solitudine e ingratitudine. Ma di una cosa possiamo essere certi – ha concluso Martello – con la nostra semplicità, con la nostra laboriosa umanità da pescatori, abbiamo scelto di essere ‘dalla parte giusta’. E tra coloro che possiamo chiamare ‘Giusti’, c’è Liliana Segre”.