LENTINI – È morto il ragioniere Ciro Messina e con lui un pezzo della storia nel campo dei semilavorati e segati di legno e per la produzione di cassette per i prodotti ortofrutticoli in Italia e all’estero. Si è spento all’età di ottantasei anni dopo una malattia. I funerali si svolgeranno domani, alle 17, nella chiesa Santa Tecla a Carlentini. Il ragioniere Messina, con dedizione e passione costante, ha svolto per tutta la sua vita l’abile lavoro di imprenditore dell’imballaggio in legno sull’isola e in Italia. Il ragioniere Messina, sposato con Ria, padre di Daniela e di Cosimo, e nonno, è stato un uomo, sposo, padre e nonno da sempre un passo avanti sia nell’imprenditoria che nel mondo dell’associazionismo, della cultura e della solidarietà. Un gentlemen, un “icona” nel campo dell’imprenditoria, rimasto umile, vicino alla gente e ai giovani e a quanti si rivolgevano a lui per un consiglio. Ciro Messina fa parte di quelle figure che racchiudono la Lentini imprenditoriale di una volta, tra quei volti capaci nel sacrificio costante, di creare un nome capace di resistere nel tempo conservando la tradizione.
Il padre Cosimo, amico del cavaliere Francesco Scannapieco, uno tra i più grossi importatori di legnami di Catania; era di origine campana, esperto di imballaci di fine’800. Il cavaliere suggerì a Cosimo, padre di Ciro e nonno di Cosimo, jr, e prima ebanista ed esperto conoscitore del legno, di dedicarsi alla produzione di imballaggi, perché più remunerativa, in quanto lavoro in serie e non artigianale. Così Cosimo padre si spostò dalla vecchia sede e trasferì l’attività in un luogo più idoneo e più vicino allo scalo ferroviario, acquistando i primi diecimila metro quadrati di terreno. Iniziò l’attività con poche seghe a nastro, fino a impiegarne un massimo di 18, ed una sega tronchi. La fabbrica contava, nel periodo di maggiore lavoro, fino a 300 lavoratori in quanto tutto si produceva, a mano. Il ragioniere Ciro, prese le retini dell’azienda sviluppandola con le nuove tecniche del tempo. Basti pensare che l’intero assemblaggio dei vari elementi era per l’inchiodatura: e a quell’epoca gli imballaggi prodotti in Sicilia e nel sud Italia venivano realizzati solo ed esclusivamente con essenza di faggio in quanto nella vicina Calabria aveva immense disponibilità di questa essenza. Durante una vacanza in Trentino il ragionere Ciro Messina notò che le cassette utilizzate in quella zona erano di abete e , dopo avere fatto ricerche, creò i contati per l’importazione di muraletti dell’Austria, dando vita ad una diversificazione del lavoro iniziale. Ciro trasformò l’azienda in un’azienda commerciale. A questa commercializzazione si affiancò quella dei semilavorati in masonite e quella delle tavolette di faggio importante dalla Romania. L’azienda venne ampliata e divenne in pochi anni leader nazionale.
E’ stato Consulente del lavoro, scritto all ‘albo provincial di Catania e in quello nazionale fin dal 1971. Nel 1980 assieme ad altri colleghi costruttori di imballaggi si associa alla Federlegno – Arredo, costutuendo all’interno della federazione “Assolegno” e il griuppo “Produttori imballaggi e ortofrutticoli, ricoprendo la carica di vice presidente nazionale e la mantiene per oltre un decennio. Nel 1997 per il suo impegno diventa Presidente. Il ragionere Messina partecipa alla costituzione del Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli Imballaggi di Lentini “Rilegno”, consorzio nato in ottemperanza al D.Lgs.22/97 detto anche decreto Ronchi 11 quale disciplina la raccolta degli imballaggi esonerando i Comuni ed imponendo agli stessi produttori, sistema “Conai”. Ne diventa consigliere di amministrazione sin dalla costituzione. Il ragioniere Ciro Messina trasferì l’azienda al figlio Cosimo per proseguire l’attività commerciale della famiglia. Il ragioniere Ciro è stato anche impegnato nel sociale e nell’attività solidale con la fondazione del Kiwanis club di Lentini che ha guidato, del Kiwanis di Ragusa. All’interno del club service è stato Luogotenente Governatore della IX Divisione del Kiwanis Ciro Messina. Per la sua intense attività imprenditoriale il presidente della Repubblica gli ha concesso l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Per la sua attività di volontariato e impegno sociale è Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Appassionato di musica sosteneva la società catanese amici della musica, diventato vice presidente. Con la perdita del ragioniere Messina se ne va un pezzo di storia dell’ imprenditoria lentinese e siciliana. Di lui mancheranno le sue grandi doti umane, l’impegno e la dedizione al “mestiere” di imprenditore, che sono stati e saranno per tutti un grande esempio. E’ stato un vero pioniere dell’impresa lentinese e siciliana coraggioso e appassionato proseguendo con successo la storica attività di famiglia, riusci a conquistare il mercato portando lo spirito imprenditoriale di Lentini e siciliano alla ribalta internazionale.