LENTINI. Una morte avvenuta per arresto cardiocircolatorio in un quadro ricollegabile “a sofferenza acuta” la cui origine dovrà essere accertata con gli esami tossicologici e istologici per capire cosa è stato somministrato prima e dopo il malore. E’ questo il primissimo dato che emerge dall’autopsia di Margaret Spada, la ragazza morta nel corso di un intervento di rinoplastica parziale, svolta oggi all”istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata di Roma. “Attendiamo l’esito dell’autopsia e degli esami tossicologici per aver il quadro completo che ha causato il decesso di Agata Margaret”. Lo ha detto l’avvocato Alessandro Vinci, poco dopo la conclusione dell’autopsia sul corpo di Agata Margaret Spada, la ventiduenne di Lentini che il 7 novembre scorso è morta, dopo l’intervento di rinoplastica in uno studio medico dell’Eur all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dopo quattro giorni di coma. L’autopsia è stata eseguita al policlinico di Tor Vergata dai medici dai periti della Procura della Repubblica di Roma alla presenza del perito nominato dai famigliari della ragazza. Ieri mattina, nella sala di attesa del policlinico c’erano anche i genitori di Agata Margaret, il papà Giuseppe, la mamma Loredana e la sorella Manuela. I due genitori sono arrivati direttamente da Lentini, ieri mattina, accompagnati dall’avvocato Alessandro Vinci, che ha fatto da schermo ai due genitori straziati dal dolore per la morte della loro “piccola”. A seguire l’autopsia anche gli avvocati dei due medici che sono indagati. Giuseppe e Loredana Spada non hanno nessuna voglia di parlare, sono ancora increduli di quello che è successo alla loro Margaret, una ragazza solare e di grande vitalità. “Ci aspettiamo che questo esame sia un momento chiave per capire le circostanze della morte di Margaret – ha detto l’avvocato – . I genitori vogliono solo chiarezza, chiedono giustizia fin dal primo istante. Ora però rispettiamo il loro momento di dolore”. L’esame a Tor Vergata prevede anche i prelievi istologici e tossicologici per determinare in particolare la possibile reazione allergica avuta da Margaret in seguito all’anestesia, prima dell’inizio dell’operazione di filler rinoplastico. Bisognerà attendere i risultati degli esami tossicologici, che chiariranno il tipo di sostanze iniettate sul volto di Margaret. Se fosse «semplice» filler, se già la prima iniezione contenesse anestetici e quali le controindicazioni. Secondo il racconto del fidanzato, che l’aveva accompagnata ed era nella stanza adibita alle attese, la ragazza si è sentita male poco dopo essersi seduta sulla poltrona dell’intervento. Inutili i tentativi di rianimarla sul posto. intanto i carabinieri del Nas stanno raccogliendo tutte le informazioni e hanno effettuato un ennesimo sopralluogo all’interno del centro medico dell’Eur, sottoposto a sequestro su disposizione dei magistrati. I militari dell’Arma, durante la perquisizione all’interno del studio medico manca la cartella clinica dove sarebbero dovuti essere annotati i dati della paziente, conservato il suo consenso informato, raccolte le analisi propedeutiche all’intervento. Niente di tutto questo è stato trovato, a sostegno del discorso iniziale sulla gestione «familiare» del centro medico. Dove oltre ai due chirurghi c’erano la compagna del figlio e la moglie del padre a svolgere le mansioni amministrative e di segreteria. Margaret Spada aveva inviato via WhatsApp gli esami del sangue e un ecocardiogramma ma nessun ulteriore controllo sul posto le sarebbe stato richiesto. Il racconto del suo fidanzato, contenuto nella denuncia presentata dai genitori della vittima, è solo il punto di partenza delle indagini, che cercano riscontri anche negli scambi di messaggi avvenuti nei giorni precedenti, quando la ragazza, convinta da un video su TikTok che quello fosse il posto giusto per realizzare il suo desiderio estetico, aveva preso contatti con i due medici.
Il centro medico pubblicizzava una tecnica innovativa appresa che in 20 minuti (e con 2.800 euro) avrebbe rimodellato il naso della 22enne. Intanto, sui sigilli del Nas, sulla porta dell’appartamento in via Pavese, era stato sovrapposto un cartellone giallo che invitava a riprogrammare gli appuntamenti per un problema tecnico. Sulla regolare attività dei due medici e delle autorizzazioni sanitarie e amministrative dello studio medico ci sono molti dubbi. Lo studio medico, secondo il presidente della Regione Lazio, non ha le autorizzazioni per le attività procedurali dalla Regione. “Siamo pronti a dare ‘tutte le informazioni agli investigatori e ai Nas – ha detto il presidente – . Da
una prima analisi, non ci risulta un’autorizzazione sanitaria
valida. Gli uffici stanno approfondendo, fa aggiunto. Intanto anche l’avvocato Domenico Oropallo, che difende i due medici ha sottolineato che i due professionisti sono sconvolti di quanto accaduto. “Lo stato d’animo dei medici lo potete immaginare – ha detto – Faccio fatica in questa situazione a distinguere due squadre: qui parliamo di due famiglie devastate, soprattutto il dottore più giovane è molto provato da quanto successo. Per quello che può valere, siamo vicini alla famiglia della ragazza. Ora bisogna capire cosa è accaduto”. La comunità di Lentini si sta preparando ad accogliere la salma di Agata Margaret. Amici, parenti e istituzioni renderanno omaggio alla ragazza e si stringeranno attorno alla famiglia Spada nel momento dell’arrivo della salma. I funerali saranno celebrati probabilmente lunedi, dipende dalle autorizzazione per il rilascio della salma. Il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro è ancora sconvolto per quanto successo alla giovane concittadina. “Sono giorni che ripenso all’accaduto e non ho avuto il coraggio di esprimere a voce ciò che io ed una intera comunità proviamo – ha detto il sindaco Rosario Lo Faro – perché Margaret è la figlia di tutti noi. Era una ragazza bella, solare, che aveva il desiderio di costruirsi un futuro. Tutta la comunità si stringe con un forte abbraccio ai familiari, con la speranza che presto si faccia chiarezza sulla vicenda. Margaret deve avere giustizia e la pace che merita”. (*sds*)