LENTINI/CARLENTINI -La campagna di scavo svoltasi in queste ultime settimane di luglio, dal 18 al 30, e condotta dal Direttore del “Parco Archeologico di Leontinoi”, Lorenzo Guzzardi, e dal gruppo di ricercatori, dottorati, dottorandi e studenti dell’Università Tor Vergata di Roma, coordinato delle Prof.sse Marcella Pisani – docente di archeologia classica, ed Alessandra Molinari, docente di archeologia medievale – ha consegnato alla Nostra comunità interessanti scoperte in due settori del Colle San Mauro.
Finalmente, dopo anni dalle indagini dell’Università di Catania dirette da Massimo Frasca, che ringraziamo per la fattiva collaborazione allo scavo, si è riusciti ad accendere l’entusiasmo della ri-scoperta di Leontinoi.
Da questa esperienza, è emersa con forza la collaborazione attiva e sinergica, così come la condivisione di intenti tra istituzioni pubbliche ed enti privati: Parco Archeologico di Leontinoi, Comune di Lentini, Comune di Carlentini, Università Tor Vergata di Roma e Tenuta L’Ultimo RE – Leontinoi di Settimo Minnella.
Gli scavi condotti nella parte settentrionale del Colle San Mauro, hanno dato conferma di dimensioni e tipologia del tempio greco di epoca arcaica, e come lo stesso, nel corso dei secoli, fosse stato convertito in epoca medievale prima e seicentesca dopo, rispettivamente in piccola chiesa medievale e in grande edificio residenziale.
Mentre i risultati degli scavi vicino casa Aletta, alla ricerca del Castellum Novum di Federico II di Svevia, hanno arricchito di un tassello inaspettato, ma importante, la storia medievale di Lentini, e cioè la scoperta di un fortilizio aragonese, con una serie di ambienti semi-rupestri, quali alloggi per i soldati.
È intenzione di questa Amministrazione tessere relazioni con il territorio e far sì che il nostro patrimonio artistico culturale possa tornare alla luce e possa essere fruito e valorizzato nel modo opportuno.
Ed è ben lieta di avviare altre attività con il Parco Archeologico di Leontinoi, con l’Università Tor Vergata di Roma e/o altri Enti ed Istituzioni e realtà del territorio, per restituire l’operato di Federico II di Svevia a Lentini, anche attraverso le figure cardine di Iacopo e Riccardo da Lentini.