CATANIA – Il 28 marzo 1923 l’Italia decide di dotarsi di una Forza Aerea autonoma dalle altre Forza armate. Gli aviatori italiani vedono finalmente realizzata la propria aspirazione all’indipendenza, maturando quella competenza ambientale sorta nei cieli della Grande Guerra e rafforzata dalle visioni dei primi teorici del potere aereo.
La Regia Aeronautica, questa è la sua denominazione inziale, si affianca a Esercito e Marina, ed ha tra i suoi tratti distintivi quella spinta verso la modernità e quel mito della velocità che sono propri dei primi decenni del XX Secolo e che la proiettano inevitabilmente alla ribalta. Gli uomini in azzurro compiono in quegli anni imprese memorabili a bordo di mezzi che oggi darebbero preoccupazione anche al pilota più esperto.
Tra queste, particolare rilevanza hanno assunto le trasvolate oltreoceano che per la prima volta hanno dato all’Italia l’opportunità di esprimere fuori dai confini nazionali la propensione alla modernità e l’importanza dell’addestramento e del lavoro di squadra.
La giovane Aeronautica si forgia nelle difficoltà del secondo conflitto mondiale maturando la propria identità di organizzazione complessa, una squadra che lavora per raggiungere obiettivi ambiziosi. Nel 1946, finita la guerra, l’Arma Azzurra assume in suo attuale nome, Aeronautica Militare, e si riorganizza per difendere la pace della neocostituita Repubblica Italiana.
Quello trascorso è stato dunque un secolo costellato da imprese epiche, fatte da uomini e donne eccezionali, che hanno pilotato velivoli sempre più performanti dalle caratteristiche tecnologiche sempre più avanzate.
Un appassionante viaggio fatto di sacrificio e silenziosa abnegazione, quello del personale dell’Aeronautica Militare che ogni giorno svolge il proprio dovere ispirato dagli stessi valori fondanti che guidavano i primi pionieri dell’aria.
La crescita dell’Aeronautica Militare ha rappresentato e rappresenta tuttora l’evoluzione dello strumento di difesa nazionale, il cui costante aggiornamento consente all’Italia di difendere i principi democratici da possibili violazioni della pace e della libertà garantita a tutti i cittadini.
La missione essenziale delle Forze Armate è la difesa dello Stato e la salvaguardia delle libere istituzioni da ogni possibile minaccia. La natura di tale missione è però significativamente mutata nel corso degli ultimi anni in relazione all’evoluzione dello scenario internazionale. La trasversalità e l’imprevedibilità delle future minacce richiedono di sviluppare capacità di prevenzione e, quando necessario, di intervento efficace e tempestivo anche a grande distanza dalla madrepatria.
In tale contesto l’Aeronautica Militare ha il compito principale di difendere lo spazio aereo italiano da qualunque violazione, prevenendo e neutralizzando gli eventuali pericoli provenienti dal cielo.
Ma l’Aeronautica Militare non è soltanto Difesa Aerea; deve disporre di uno strumento aereo diversificato ed equilibrato, con specifiche capacità di proiezione, perfettamente integrabile in contesti interforze o multinazionali per condurre operazioni interforze, eterogenee e complesse, sul territorio nazionale e internazionale (ricognizione, sorveglianza, trasporto, attacco, difesa delle truppe a terra, soppressione dei sistemi missilistici e delle telecomunicazioni nemiche ecc.).
L’Aeronautica Militare svolge infine compiti specifici al servizio della collettività ponendo i propri assetti che hanno capacità duali a disposizione del cittadino: in circostanze di pubblica calamità e in frequenti casi di straordinaria necessità e urgenza come, ad esempio, il trasporto sanitario di urgenza e il supporto alla Protezione Civile e ai ministeri degli Interni e degli Affari Esteri.