Lentini: Commemorazione Del Vice Brigadiere Filadelfo Aparo, 41 anni fa veniva ucciso a Palermo il “segugio”.

Lentini: Commemorazione Del Vice Brigadiere Filadelfo Aparo, 41 anni fa veniva ucciso a Palermo il “segugio”.

LENTINI – “Per la Polizia di Stato e le forze dell’ordine Filadelfo Aparo resta un punto di riferimento per quanti, ogni giorno, con impegno e dedizione, sono al servizio delle istituzioni e della collettività per la difesa dei valori della legalità e della democrazia”. Lo ha detto il cappellano della Polizia di Stato della Questura di Siracusa don Giuliano Gallone a conclusione della celebrazione Eucaristica nella chiesa Sant’Alfio a Lentini per ricordare il 41 anniversario dell’uccisione per mano mafiosa di Filadelfo Aparo, valoroso eroe dell’antimafia, vice brigadiere della pubblica sicurezza in servizio alla Questura di Palermo. La celebrazione Eucaristica presieduta da don Giuliano Gallone è stata concelebrata da don Maurizio Pizzo, parroco della chiesa di Sant’Alfio. Alla celebrazione, oltre alla moglie Maria, ai figli Vincenzo, Francesca e Maurizio, ai familiari e ai nipoti, hanno partecipato il questore di Siracusa Gabriella Ioppolo, i sindaci di Lentini Saverio Bosco, Carlentini Giuseppe Stefio, Francofonte Daniele Lentini, il dirigente del commissariato di Polizia di Lentini Andrea Monaco, il comandante della Polizia stradale del distaccamento di Lentini Sebastiano Cassisi, i comandanti del comando carabinieri della compagnia di Augusta Stefano Santuccio, della compagnia della Guardia di Finanza di Augusta Andrea Sotgiu, i comandanti della stazione dei carabinieri di Lentini Silvio Puglisi, della tenenza della Guardia di Finanza di Lentini Piero Risuglia, il comandante della Polizia municipale di Lentini Melania Incontro, il presidente dell’Anps, sezione di Lentini Vincenzo Laezza e i soci, il presidente dell’Anc, sezione di Lentini Andrea Chiarenza e di Francofonte Ignazio Tuzza e i rispettivi soci, delegazioni dell’Anps di Siracusa e Catania, i rappresentanti dell’Apilc di Lentini e Carlentini, di Libera e delle organizzazioni sindacali di Lentini e della Camera del Lavoro. Al termine della celebrazione è stata depositata una corona d’alloro sulla tomba di Aparo nel cimitero di Lentini. Il vice brigadiere Filadelfo Aparo entrato a far parte dell’esercito nel 1956, prestò servizio presso le sedi di Bari, Taranto, Nettuno e alla Questura di Palermo, dove operò inizialmente nella sezione antirapina e qualche anno dopo nella squadra “Catturandi”, nella quale divenne degno membro, grazie al suo straordinario coraggio. Infatti, proprio per i valori in cui credeva e per la passione e tenacia che metteva nel compiere semplicemente il suo Dovere, gli vennero assegnati numerosi premi e riconoscimenti, tra cui, nel 1968, l’avanzamento di grado d’appuntato grazie alla determinazione che mostrò all’interno di un’operazione che si concluse con l’arresto di un rapinatore. Ma non solo: nel 1978 ricevette un altro importante apprezzamento, poiché era riuscito ad individuare e bloccare, con decisiva e audace manovra, due pericolosi latitanti all’interno della propria autovettura, arrestandoli dopo un aggressivo scontro con i due. La felicità del Vice Brigadiere e della sua famiglia – dopo i numerosi encomi ricevuti –, non fu destinata tuttavia a durare molto. Infatti, la mattina dell’11 gennaio 1979, in una silenziosa, tormentata e quasi isolata Palermo, alle ore 8:30 circa, Filadelfo Aparo 43 anni fu colpito da innumerevoli colpi di arma da fuoco (nello specifico della «P 38» e di un fucile a canne mozze caricato a pallettoni di lupara) proprio sotto casa, mentre salutava la moglie affacciata al balcone. Il poliziotto non ebbe tempo di difendersi con la pistola d’ordinanza, i colpi da parte dei killer furono decisivi e lo fecero precipitare a terra, spaventosamente sfregiato, sotto gli occhi increduli di un suo vicino di casa – anch’esso ferito, non gravemente – il quale pochi secondi prima aveva scambiato con lui qualche parola. In suo ricordo è stato piantato un albero nelGiardino della Memoria che ricorda le vittime della mafia a Palermo. Il giardino è stato realizzato in un appezzamento di terreno confiscato alla mafia. La figura del militare è stata ripresa nel film La mafia uccide solo d’estate di Pif con l’interpretazione di Claudio Collovà. Nel 1998 è stata intitolata in sua memoria, dal Comune di Lentini, una via cittadina. E’ stata intitolata anche un aula dell’istituto “Guglielmo Marconi” di Lentini, Nel 2019 la sede Anps di Lentini, all’interno dei locali della sede del commissariato di polizia in via Di Mari e la sede dell’Anps all’interno dell’Istituto Notaro Jacopo di Lentini.

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