LENTINI – Sono stati ricordati, questa mattina, le due guardie di Pubblica sicurezza Salvatore Reina e Carmelo Rao, uccisi, nell’adempimento del loro dovere il 4 maggio del 1965. Questa mattina, visto che ha causa del Covid19 nonsi è svolta nessuna manifestazione pubblica, il dirigente del commissariato di polizia di Lentini Andrea Monaco, a nome della Polizia, ha deposto una corona di fiori davanti alla stele realizzata in via Lisso, nel centro storico di Lentini, dove è avvenuto l’uccisione dei due poliziotti. Salvatore Reina era nato a Mascalucia il 4 gennaio del 1923, mentre Carmelo Rao era nato a Belpasso (Catania) il 14 dicembre del 1922; entrambi prestavano servizio presso il commissariato di Lentini. Il 4 maggio del 1965, durante un intervento per una lite tra due fratelli, di cui uno ferito gravemente, venivano colpiti da colpi di fucile che non lasciavano scampo alla loro vita. Le due guardie della Pubblica sicurezza si legge nel verbale originale redatto dal dirigente del commissariato di Lentini del tempo il 7 maggio 1965:
“Le guardie, nonostante avessero visto il Camerata Pietro, armato di fucile, fermo sopra la motoretta in mezzo alla strada, gli si avvicinarono in atteggiamento pacifico e, anche quando si accorgevano che lo stesso imbracciava il fucile per puntarlo contro di loro, continuavano ugualmente ad avanzare, rinnovando l’invito alla calma, che rinforzavano con analogo gesto della mano destra alzata in aria.
Era fin troppo evidente l’atteggiamento pacifico delle Guardie e che la loro intenzione era unicamente quella di comporre bonariamente la vertenza tra i due fratelli. Senza motivo e ragione alcuna per agire in tal senso, il Camerata Pietro dava l’ordine perentorio di allontanarsi. Poiché il dovere imponeva loro di continuare nell’azione pacifica iniziata, le due Guardie, per nulla intimidite dalle minacce, che certamente ritenevano esagerate, continuavano ad avanzare verso il Camerata Pietro che si trovava ormai a pochi passi col fucile spianato.
All’improvviso, gli astanti ed i testimoni vedevano il Piero Camerata puntare l’arma contro la Guardia Reina e, senza causale alcuna, esplodeva un primo colpo contro la stessa che veniva attinta alla regione latero cervicale sinistra, facendola stramazzare a terra in una pozza di sangue.
Quasi contemporaneamente, il Camerata Pietro esplodeva il secondo colpo contro la Guardia Rao, attingendola alla regione latero cervicale destra e al viso mentre la stessa al primo sparo, invece di difendere la propria vita, si preoccupava, in un atteggiamento paterno, di far scudo col proprio corpo ai piccoli Siena Roberto di Gaetano, di anni 4 e un altro bimbo, successivamente identificato in Speranza Francesco che, ignari, erano intendi a giocare sulla pubblica via”.
La cerimonia si è svolta in maniera strettamente privata e riservata alla presenza del dirigente Andrea Monaco. L’uccisione delle due eroiche Guardie di P.S., entrambi trentaduenni, è ancora oggi ricordata a Lentini sempre con estremo affetto e sentita commozione”.