LENTINI – E’ rovente il dibattito tra maggioranza e opposizione all’interno del consiglio comunale di Lentini sull’aumento della Tari e sul regolamento della riscossione coattiva. La decisione arriva dal sindaco Rosario Lo Faro e dell’amministrazione comunale che ha deciso di chiedere alla maggioranza di rinviare, a data da destinarsi, la trattazione della proposta di delibera sul regolamento della riscossione coattiva e del piano finanziario della TARI e la delibera di approvazione del relativo piano tariffario. Il consiglio comunale convocato per ieri, è stato rinviato per mancanza di numero legale. Il presidente Alessandro Vinci è stato costretto a rinviare la seduta a questa sera dove il massimo consesso civico dovrà rinviare i due provvedimenti amministrativi. “Questa decisione nasce dalla considerazione che si ritiene opportuno, prima dell’approvazione del regolamento – ha detto il sindaco Rosaro Lo Faro, in una nota – procedere al potenziamento dell’ufficio tributi, che sconta, allo stato, un numero insufficiente di dipendenti, peraltro con orario ridotto, al fine di ripristinare il ricevimento al pubblico. Consentire la correzione, in tempo reale e ove possibile, delle bollette riconosciute parzialmente errate; l’annullamento di quelle totalmente sbagliate, nella quantificazione o nell’intestazione dell’utente.- Bonificare la banca dati dei contribuenti, eliminando, ad esempio, quelli deceduti o non più attuali. Sin da subito si procederà a calendarizzare una serie di incontri con gli studi professionali che si occupano della materia, con le Associazioni di categoria e con gli Enti intermedi. Si attuerà, al contempo, ad un confronto con tutti i consiglieri comunali e, alla fine del percorso così delineato, si procederà ad una successiva eventuale rivalutazione della proposta di delibera che realizzi il migliore contemperamento tra la necessità di una azione di recupero dell’evasione e una azione non vessatoria nei confronti dei contribuenti”. “Il previsto aumento della tariffa, così come per tutti gli altri comuni della Sicilia, è dovuto alla variazione vertiginosa del prezzo del conferimento dei rifiuti, del costo del gasolio e del noleggio degli automezzi, sconta la necessità che il prezzo della Tari, – ha aggiunto il primo cittadino – e, per legge, deve essere coperto dal costo della tariffa. Ciò nonostante, l’impatto sugli utenti, sulla base della su citata proposta di delibera, ha creato uno stato di apprensione in Città. Per questo motivo, anche in considerazione del recentissimo decreto della Regione Sicilia che ha stabilito un rimborso, purtroppo solo forfettario, dei maggiori costi sostenuti dai Comuni per le considerazioni in precedenza indicate, si è cercato, di concerto con la società che ha l’incarico di elaborare il P.E.F., di trovare una soluzione che possa attenuare gli effetti negativi delle variazione di costi di conferimento. E’ stato elaborato un nuovo P.E.F. Tari e un nuovo piano tariffario che ha abbattuto di gran lunga l’aumento del 24,50%, che è stato validato stamani dall’Ato Rifiuti di Siracusa e che, una volta completato l’iter burocratico delle necessarie approvazioni, verrà portato in Consiglio Comunale in tempo utile per la sua approvazione”.
Sull’aumento della Tari e sul regolamento della riscossione coattiva, ne giorni scorsi, il Pd e la SI avevano alzato la voce, con una serie di interventi pubblici, chiedendo all’amministrazione il ritiro dei due provvedimenti per diversi motivi legati al passaggio dei due atti nelle rispettive commissioni comunali e ad un maggiore coinvolgimento della politica nelle decisioni quando si mette mano alla tasca dei cittadini. Il dibattito proseguirà in questa calda e afosa estate.