LENTINI – E’ Naima Zahir, originaria del Marocco, la donna di 45 anni uccisa, ieri sera, con un taglio alla gola nella sua abitazione di via Ronchi, nel quartiere Santamaravechia, nel centro storico della città. A dare l’allarme alla Polizia il marito anch’egli di 45 anni, tappezziere che, al telefono, ha riferito alla polizia del decesso della donna. Un omicidio che coinvolge ancora una volta una donna. Partono da qui le indagini. La vittima aveva un profondo taglio alla gola. Il sospetto è dunque, che l’omicidio sia stato compiuto con un’arma bianca: un coltello da cucina che è stato sequestrato dagli inquirenti: potrebbe trattarsi dello strumento da taglio con cui è stata sgozzata. L’omicidio si è consumato sabato sera, in un appartamento di via Ronchi, una stradina che collega via Vittorio Emanuele II con via San Marziano, a pochi passi da piazza Oberdan. Il marito, nella serata di sabato al rientro a casa, avrebbe avuto un alterco con la donna, secondo la prima ricostruzione degli investigatori, finito, poi, in tragedia. Lanciato l’allarme sul posto sono arrivati gli agenti della sezione volanti del commissariato di Lentini, gli uomini della polizia scientifica della Questura e del Gabinetto regionale di Polizia scientifica di Catania che hanno raccolto i primi elementi utili. Le indagini, coordinate dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Siracusa, del commissariato di polizia di Lentini e gli uomini del Gabinetto regionale di Polizia scientifica di Catania, diretti dal vice questore aggiunto Andrea Monaco. Gli investigatori, che escludono il suicidio, hanno sequestrato un coltello da cucina, per capire se la lama possa essere compatibile con le ferite rinvenute sul cadavere. Sul posto ieri sera, sono arrivati il medico legale Giuseppe Ragazzi e il magistrato di turno della Procura Gaetano Bono. Il magistrato e gli investigatori da questa notte, negli uffici del commissariato di Lentini stanno interrogando l’uomo, i famigliari e gli amici per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio.
