Lentini, ”Hydria delle dee” verrà presentata, domani, al Museo

Lentini, ”Hydria delle dee” verrà presentata, domani, al Museo

di Luca Marino
LENTINI – Un’altra preziosa testimonianza della città greca avrà degna sede espositiva al museo archeologico regionale di piazza degli Studi. Si tratta dell’”Hydria delle dee” affiorata nel corso di un’indagine di scavo effettuata dalla Soprintendenza ai beni culturali di Siracusa un paio di anni fa in contrada “Carrubbazza-Bottigliere”, alla periferia nord del centro abitato. Domani, con inizio alle 16,30 nella sala conferenze del museo, saranno presentati, con gli interventi della dottoressa Alessandra Castorina della Soprintendenza aretusea e degli archeologi Italo Giordano e Sebastiano Barresi, i risultati degli scavi con quanto di prezioso è venuto alla luce. Per l’occasione, prevista la presenza del dottore Mario La Rocca, dirigente generale del Dipartimento beni culturali ed ambientali della Regione siciliana e del dottore Antonio Lutri, soprintendente ai beni culturali di Siracusa, mentre sarà la dottoressa Carla Mancuso, direttrice del Parco archeologico di Leontinoi e Megara, a fare gli onori di casa. Al termine della conferenza, sarà inaugurata la vetrina espositiva che ospiterà l’hydria che -lo ricordiamo a beneficio di chi magari non ne conosce la definizione- è un vaso di buone o grosse dimensioni a tre anse dai molteplici usi, dal trasporto dell’acqua, a contenitore o urna cineraria. L’hydria ritrovata si caratterizza per la presenza di tre divine figure femminili e sarà davvero interessante poterla finalmente vedere ‘de visu’ in tutta la sua bellezza! Soddisfatta la direttrice del Parco archeologico, la dottoressa Carla Mancuso, per quest’altro traguardo raggiunto, sotto la sua direzione, al museo archeologico regionale di Lentini: “Desidero sottolineare la disponibilità del Soprintendente di Siracusa, ing. Lutri, e del Direttore regionale del Dipartimento dei beni culturali, ing. Mario La Rocca, per il trasferimento al museo di Lentini dei reperti e li ringrazio per la testimonianza data della sinergia tra le istituzioni dei beni culturali”.

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