LENTINI – “Figli a scuola? Sì, certo ma non a costo della nostra salute” Potrebbe sintetizzarsi cosi la richiesta che i rappresenti dei genitori dellìIstituto “Vittorini – Gorgia” hanno inviato al dirigente scolastico Vincenzo Pappalardo pochi giorni prima della riapertura della scuola, inizialmente prevista in presenza al 50%, poi la decisione del Presidente della Regione Nello Musumeci che ha chiesto al presidente del Consiglio dei Ministri, visto l’aumento dei contagi, di dichiarare la Sicilia “zona arancione”.
I rappresentanti dei genitori hanno fondato un gruppo whatsapp per affrontare, tutti insieme, l’emergenza sanitaria e le problematiche inerente la scuola in tempo di Covid. I genitori hanno chiesto la didattica a distanza per tutelare la salute dei figli, ma anche dei genitori e persone anziane. La richiesta dettata dall’emergenza Covid-19, che ha coinvolto e sconvolto le nostre quotidianità, oltre al dirigente scolastico, è stata inviata al prefetto di Siracusa Giusi Scaduto e al sindaco di Lentini Saverio Bosco. “Tale istanza viene formulata in considerazione del mantenimento dei casi di positività al COVID 19 – si legge nella lettera – nonché di significativo rialzo degli stessi secondo i dati della protezione civile in Sicilia (terza regione per incidenza percentuale) ed in particolare nel nostro territorio. Nonostante le indicazioni della Ministra dell’Istruzione che a parere degli scriventi non si basano sulla casistica di ciascun territorio, sentito il parere anche dei rappresentanti di istituto degli alunni, riteniamo doverle rispettosamente indicare di assumere posizione di protezione della salute degli alunni, delle loro famiglie nonché di tutti i docenti e del personale scolastico in base a quanto previsto dalla Costituzione, artt. 13 e 32”.
Intanto gli studenti seguiranno da domani e fino al 31 gennaio, le lezioni in Dad. Il problema verrà posto in discussione il 1 febbraio, quando terminerà la zona arancione. Ma con l’aumento dei contagi e il mancato rispetto delle regole sanitarie, le autorità dovranno affrontare la problematica del rientro degli studenti. I genitori, nella lettera inviata al dirigente scolastico suggeriscono di valutare tutte le ipotesi per il rientro in sicurezza degli studenti. “Le richiediamo inoltre di valutare la ripresa in presenza mensilmente esclusivamente in ddi dividendo tutte le classi al 50% come previsto dal Dcpm, – si legge – per poter garantire agli alunni pari opportunità, confrontandosi possibilmente e preliminarmente con una delegazione di rappresentanti dei genitori e alunni”.