Lentini, il dirigente scolastico dell’Istituto “Vittorini – Gorgia” Vincenzo Pappalardo agli studenti: “Prendevi cura della vostra  coscienza”

Lentini, il dirigente scolastico dell’Istituto “Vittorini – Gorgia” Vincenzo Pappalardo agli studenti: “Prendevi cura della vostra coscienza”

di Elena Bombaci*
LENTINI – “I giovani debbono avere un risveglio della propria coscienza”. E’ quanto ha detto il dirigente scolastico dell’Istituto Vittorini – Gorgia” Vincenzo Pappalardo nel corso di una lunga intervista concessa agli studenti della 5E con lo scopo di capire come mai i giovani, lasciano la loro terra natia. Questi ci spiegava, con uno sguardo malinconico, che la causa principale dei “cervelli in fuga” sono i piccoli centri urbani che non riescono a fornire ai giovani opportunità tali da tenerli “aggrappati” alla Trinacria. Inoltre l’economia, la cultura si possono trovare anche al di fuori della Sicilia e per questo i giovani, non sentendo un senso di appartenenza a questa terra, decidono di espatriare.
Su nostra richiesta il dirigente scolastico ha anche spiegato che ruolo può svolgere la scuola per trattenere i giovani in Sicilia e si è soffermato sul ruolo vincente dell’educazione fornita dalle istituzioni pubbliche territoriali. La scuola per questo si impegna a risvegliare le coscienze, innovandosi con idee ed esperienze che il nostro stesso territorio può fornire, e a curare le nostre intelligenze promuovendo iniziative culturali. L’obiettivo è quindi quello di trovare lo stimolo giusto per aiutare la nostra Terra. Si è anche riflettuto sul fatto che il liceo, rispetto agli istituti professionali, ha maggiore difficoltà nel fornire ai “cervelli in fuga” ciò di cui loro hanno davvero desiderio e/o bisogno per questo al nord o già nel centro Italia trovano e vedono con i loro occhi i sogni che tanto temevano di non riuscire a realizzare, realizzati grazie a strutture innovative, ad ambienti culturali all’avanguardia o a percorsi di studi più vasti o addirittura diversi rispetto a quelli che esistono nel sud Italia. Per concludere, la scuola si deve impegnare a fornire e far crescere nell’animo del cittadino siciliano, un’appartenenza alla patria più forte che mai così, dopo essersi formato in altri ambienti culturali, diversi da quelli presenti nel territorio siciliano, tornando può arricchirlo per diminuire, in un futuro, l’emigrazione dei “cervelli in fuga”.
* Domande di Eleonora Floridia e Swami Spadaro
Foto e Video di Livia Vinci e Lucia Carpino

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