LENTINI – Di lei si era a lungo parlato come la consigliera, più giovane all’interno di un movimento, che alle ultime elezioni si era candidata con “Ora”, il movimento creato dal sindaco Saverio Bosco. Per la consigliere Claudia Saccà, vedere svuotato il contenitore del movimento politico “Ora” , è stato un po’ come vedere un cambio di direzione politica e i mancati rinnovi e impegni interni al movimento hanno avviato un lungo dibattito in cui la consigliere Saccà ha ricordato a tutti che il movimento “Ora” era composto da giovani che non avevano un colore politico. Così la decisione di sette consiglieri comunali di lasciare il movimento è traghettare nel nuovo soggetto politico “Italia Viva” non è stata condivisa dalla consigliera comunale. Cosi Claudia Saccà ha preso carta e penna è, dopo aver scritto una lunghissima lettera con la quale ha ricordato la nascita del movimento “Ora”, le finalità e gli obiettivi politici raggiunti con un ampio consenso elettorale e l’elezione del sindaco Bosco, ha dichiarato la sua “indipendenza”. “Il movimento Ora nasce dall’incontro di una generazione, un gruppo di giovani che perseguono una visione comune: risollevare le sorti di Lentini. I nostri interlocutori e futuri alleati non sono i partiti politici di cui si rifiutano le influenze.” – si legge – Non abbiamo e non avremo colore politico di appartenenza. In questo modo ci presentavamo agli elettori nella scorsa tornata elettorale. Questo è il movimento grazie al quale è stato eletto il sindaco, 9 consiglieri di maggioranza, appartenenti tutti al medesimo gruppo, nominati 4 assessori, ma soprattutto che ha reso partecipi una moltitudine di cittadini alla politica lentinese. Questa memoria non serve ad aprire una polemica né a criticare le scelte prese dal sindaco, parte della giunta e gran parte dei consiglieri comunali di Ora, i quali hanno deciso di aderire al partito di Renzi “Italia Viva”. Ritengo che la politica sia in continua evoluzione, che questa cambi spesso i propri sfondi, legittimamente, ma non voglio entrare nel merito se non confermando l’intenzione di non aderirvi. Tanti sono stati i risultati amministrativi raggiunti in questi anni dalla Giunta e molti gli obiettivi prefissati che sono stati poi realizzati, nonostante le innumerevoli difficoltà, al fine di dare un nuovo volto alla città di Lentini. Questa memoria serve piuttosto a prendere atto di un elemento oggettivo: che le premesse iniziali, di fatto, sono cambiate. Non sono più le stesse”.”I nuovi scenari politici – ha detto la consigliera comunale Claudia Saccà – hanno reso oltremodo evidente la trasformazione in atto delle radici e delle sorti della comunità di “Ora”. Il messaggio -quello autentico- la visione di fondo che ha accomunato tutti noi (sindaco, giunta, consiglieri comunali e cittadini membri del movimento) a guidarci nella volontà di scendere in campo, resta sicuramente valido, ma questo viene rivestito oggi da una differente e contrastante connotazione politica, lontana dagli esordi. Come può definirsi apartitico un movimento il cui presidente, nonché fondatore, nonché leader di riferimento, nonché il sindaco, e gran parte dei suoi rappresentati aderiscono ad un partito? Come può il movimento, il quale contava fino a ieri di una larga rappresentanza istituzionale e godeva del più ampio consenso (prima lista per numero di voti a lentini), continuare ad operare senza che questi scenari non mutino profondamente l’agire politico dello stesso? Le conseguenze di tali scelte ci sono e sono arrivate in tempi brevissimi soprattutto all’interno del gruppo di Ora, manifestandosi nella volontà di alcuni di non investire più nel progetto.
Il coordinatore del movimento si è dimesso pochi giorni dopo dalla comunicazione di adesione del Sindaco ad Italia viva, in quanto scelta non condivisa e non in linea con i propri principi.
Il direttivo è decaduto per scadenza di mandato e non vi è all’orizzonte la decisione di rinnovarlo. Gli eventi annuali del movimento sono saltati e il tutto trova la chiave di lettura nelle ultime scelte politiche locali, simbolo dell’inerzia del movimento e dei malumori che si sono innescati all’interno dello stesso.
Sono fedele al mio mandato politico, ma ciò che oggi rappresento in consiglio comunale non è più quel movimento all’interno del quale sono stata eletta, perché le ultime preferenze di partito adottate, ne hanno mutato inevitabilmente le forme e ne hanno snaturato l’essenza. E ciò mi costringe a prendere le distanze da quello che -ad oggi- non è altro che un simbolo, svuotato delle sue componenti essenziali che fino a ieri ne caratterizzavano l’esistenza. Sono fedele al mio mandato politico ed è pertanto che decido di non restare. Ciò nonostante, sia per chi resta che per chi va via, non ne farò mai una questione di coerenza.
Coerenza significa costanza nel pensiero e nelle azioni e, al contempo, non significa aggrapparsi alla sponda di un’idea originaria, specialmente se sono cambiati i contesti, le prospettive e le dinamiche che animavano quei progetti. Pertanto prendo le distanze dal gruppo consiliare “Ora”, dichiarandomi indipendente. Resta fermo il mio sostengo all’azione amministrativa della giunta Bosco”.