Lentini, la scuola  e la legalità, il “Vittorini – Gorgia” si impegna

Lentini, la scuola e la legalità, il “Vittorini – Gorgia” si impegna

di Mariagrazia Sarcià*

LENTINI – E’ stata celebrata il 21 marzo scorso, la giornata della Legalità che si è svolta nell’Auditorium del Polivalente con la partecipazione di alcune associazioni e personalità attive nel territorio, come Vincenzo Laezza membro dell’ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato). Ad ideare questa giornata sono state le docenti Daniela Addamo e Maria Fortuna Scavo dell’istituto superiore Elio Vittorini, le quali hanno voluto ricordare e onorare le vittime innocenti delle mafie, anche per lo slogan della giornata che quest’anno si è tenuta a Napoli è stato: “Napoli: Terra Mia. Coltura, Cultura.”.
“Noi, come docenti, ci sentiamo in dovere di dare un contributo concreto partendo dalla quotidianità. Vogliamo trasmettere ai nostri alunni una cultura con la “C” maiuscola per renderli cittadini liberi e consapevoli, in grado di opporsi ad ogni tipo di comportamento illegale che gli si può presentare. Questo lavoro deve essere fatto sia dall’istituzione scolastica, ma anche dalle famiglie che devono porsi come punto di riferimento in questo percorso che mira ad educare i cittadini del domani”, afferma la professoressa Addamo.
Inoltre, la professoressa Scavo ribadisce: “Una giornata come questa non poteva e non doveva passare inosservata, infatti, ci siamo mobilitate subito per realizzare qualcosa che coinvolgesse il nostro istituto e così è stato. Il messaggio che vogliamo dare è che la legalità, l’impegno contro le mafie e gli atteggiamenti mafiosi deve essere vivo ogni giorno, non solo il 21 Marzo, ed è compito dell’istituzione scolastica prendere l’impegno di ricordare e opporsi sempre anche a piccoli atteggiamenti di illegalità che devono essere stroncati sul nascere. Vogliamo formare cittadini consapevoli, ma soprattutto concreti e affinché questo sia possibile dobbiamo fare tutti la nostra piccola parte.”
Esempio dell’impegno scolastico è stato il contributo del professore Nicolò Culò e la professoressa Anna Lisa Scammacca al fine di dare voce ad un progetto da loro curato, in collaborazione con il mistero dell’istruzione. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di attenzionare il processo di realizzazione di un luogo e le finalità di questo al fine di conoscere il proprio territorio e valorizzarlo. Gli alunni della classe IV E dell’indirizzo scientifico dell’istituto hanno scelto la cooperativa Beppe Montana, limitrofa al territorio Lentinese, per conoscerne il progetto e dare spazio alle possibili attività per renderlo fruibile ai cittadini, come l’utilizzo per l’inclusione sociale. La nascita di questo progetto è dovuta a un’idea fulminea dei docenti che è stata successivamente proposta agli alunni e da questi accolta con entusiasmo, malgrado la consapevolezza dell’impegno necessario per la realizzazione di questa attività. L’iniziativa prevede che mensilmente i ragazzi svolgano delle attività da rendicontare passo dopo passo sulla piattaforma messa a disposizione dal ministero. Da alcuni lavori svolti, in particolar modo dai sondaggi effettuati, è emerso che vi è una forte disinformazione tra i giovani riguardo la cooperativa, la quale è un luogo reso nuovamente fruibile dopo il sequestro alla mafia. Il fine ultimo del progetto è proprio quello di rendere consapevole la comunità di un bene che gli appartiene, deve usare e nel quale una parte della società può essere impiegata, al fine del reinserimento sociale, per il mantenimento della tenuta. Concludono augurandosi che questo progetto possa essere soltanto l’inizio di un processo di rivalutazione di tutti i beni territoriali e che i nostri giovani possano contribuire rimanendo nella loro terra per impiegare le loro risorse in ciò che appartiene sia a loro che alla comunità della quale fanno parte.
Non possiamo che concordare con quanto affermato dai docenti e augurarci che quanto detto possa realizzarsi.

Intervistatrici: Eleonora Floridia, Mariagrazia Sarcià, Livia Vinci.
Foto e video: Elena Bombaci, Lucia Carpino, Swami Spadaro.

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