di Emanuela Ruma
LENTINI – “E ghiamamulu a Sant’Affiu” con il ricordo di questa frase, intrisa di emozioni, parliamo con il ricercatore in storia Marco Leonzio, dottore presso l’Università di Catania. Il Dottor Leonzio, oltre ad essere esperto di ricerca in storia e anche docente di storiografia e di archivistica, è archivista dell’Archivio storico Diocesano di Siracusa e della cattedrale di Siracusa e ha scritto diversi saggi della storia della chiesa e di storia economica.
In un anno molto particolare della vita della Festa di Sant’Alfio, che a causa della pandemia non si è potuta festeggiare, arriva una scoperta sensazionale, un regalo per tutti i devoti che hanno vissuto il 10 maggio 2020 con un dolore fortemente toccante nel cuore. Mentre Marco era a lavoro presso l’archivio storico Diocesano di Siracusa, si è trovato tra le mani un documento antico mezzo millennio, che riguarda la vicenda della traslazione delle reliquie dei Santi, Alfio Filadelfo e Cirino, avvenuta nell’anno 1517. Il documento del 13 agosto 1518, porta la firma dell’allora vescovo di Siracusa, Ludovico Platamone. La lettera parla del pellegrinaggio che avviene nella chiesa dei Santi Martiri ogni anno il 2 settembre, giorno che istituisce per celebrare la solenne traslazione delle reliquie dei tre Santi, e riporta la concessione di un’ indulgenza di quaranta giorni ai fedeli che vi si recheranno e che contribuiranno alla riparazione e alla manutenzione della chiesetta con le loro offerte.
Marco ci dice che grazie a quelle offerte i cittadini di Lentini riuscirono a costruire una chiesa ancora più grande e più bella, che venne purtroppo spazzata via nei terremoti del gennaio 1693, cedendo il posto all’attuale meravigliosa chiesa barocca di Sant’Alfio e Santa Maria La Cava.
” Quest’anno, visto che le celebrazioni della normale festa di maggio sono state abolite, il 2 settembre ci sarà una particolare attenzione verso i tre Santi” afferma Marco, che sta preparando una conferenza per il primo di settembre presso la chiesa di San Giuseppe, dove parlerà dello straordinario documento scoperto ai fogli di un antico registro della cancelleria vescovile denominato: Platamonii Rerum Apostolicarum, Litterum et Privilegiorum 1518-1520. Racconterà inoltre della storia della chiesa di Sant’Alfio e delle altre chiese dedicate ai martiri Alfio Filadelfo e Cirino. Il rinvenimento sta destando particolare interesse tanto che comuni cittadini e studiosi attendono con trepidazione il prossimo inizio settembre per ascoltare il Dottore Leonzio.