LENTINI – “La scelta di demandare ai Servizi Sociali dei Comuni la gestione di migliaia di situazioni, relativo al Reddito di Cittadinanza, che non possono in alcun modo essere affrontati e risolti con l’esiguità delle risorse locali disponibili”. Lo hanno detto i consiglieri del gruppo consiliare Ciro Greco, Gianmarco Di Grande, Adelfio Tocco e Corinne Valenti che, ieri mattina, sono intervenuti in merito alla sospensione del Reddito di Cittadinanza che considerano profondamente sbagliata da parte del Governo nazionale di sospendere il beneficio a numerose famiglie attraverso un semplice messaggio inviato al cellulare, senza peraltro prevedere misure alternative di accesso al lavoro o dinamiche di gradualità. “Altrettanto profondamente sbagliata – dichiarano i consiglieri di Rete Civica – . Nelle realtà meridionali come la nostra queste decisioni stanno alimentando un pericoloso disagio sociale che mette in grande difficoltà numerose famiglie e crea rischi per decine di operatori dei Servizi Sociali che non sono per niente attrezzati ad affrontare un problema così ampio e articolato. Il gruppo Rete civica auspica che l’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiana) riesca ad aprire un’interlocuzione seria con il Governo nazionale sollecitandolo a correggere un’impostazione che scarica sui Comuni e sui loro dipendenti criticità che non ha saputo fronteggiare. Ritiene, inoltre, che il Comune di Lentini debba svolgere in questo un ruolo attivo, in quanto la nostra è una realtà nella quale il numero dei percettori di Reddito di Cittadinanza è alto e non è accettabile che un problema di così ampie proporzioni venga scaricato sulle spalle di un settore, come quello dei servizi sociali del Comune, che non ha né risorse e né mezzi per fornire aiuti concreti a coloro che si sono venuti a trovare in condizioni di difficoltà”.