Lentini, Tasse, il Pd contro l’aumento della Tari: “Si può evitare”

Lentini, Tasse, il Pd contro l’aumento della Tari: “Si può evitare”

LENTINI – “La proposta di aumentare la Tari, presentato come inevitabile dal Sindaco Rosario Lo Faro e dall’amministrazione comunale ci lascia molto perplessi”. A dirlo chiaramente è il Circolo cittadino del Pd che non è per nulla convinto che non si potessero trovare alternative per evitare i rincari per l’aumento della Tari per gli anni 2024 e 2025 del 25% in una conferenza stampa che si è svolta nella saletta Navarria, in via conte Alaimo a Lentini. All’inizitiva, oltre al segretario cittadino Italo Giordano, hanno partecipato i consiglieri comunali Ciro Greco e Corinne Valenti e l’ex assessore al Bilancio Enzo Pupillo. Il rincaro vertiginoso e generalizzato dei prezzi è un fenomeno che sta colpendo tutto il mondo da ormai diversi mesi: stupisce che la Giunta si sia fatta trovare impreparata e non abbia pianificato nulla che potesse quantomeno scongiurare un impatto negativo sulle tasche dei cittadini lentinesi. Il Pd ha presentato una proposta sul regolamento per la riscossione forzata dei tributi in discussione al Consiglio Comunale. “L’aumento della Tari del 25% può essere evitato – hanno detto i due consiglieri comunali Corinne Valenti e Ciro Greco – programmando la gara di appalto che per sette anni più uno di proroga avrebbe garantito le tariffe. Non solo. A Tutto questo la situazione si è aggravata con la chiusura dell’Eco Punto e, quindi, il mancato conferimento della differenziata. Non ci spieghiamo perché il sindaco Lo Faro non ha specificato nell’ordinanza di chiusura i motivi reali della chiusura”. I due consiglieri comunali, poi, fanno riferimento alla riscossione coattiva dei tributi, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini morosi. “Siamo d’accordo che i cittadini debbono pagare le tasse – aggiungono – ma non siamo d’accordo sulle modalità di recupero. L’amministrazione dovrebbe programmare la riscossione dei tributi per ridurre la sacca di evasione, ma deve adottare tutti i criteri. Noi chiederemo in consiglio il ritiro del regolamento cosi com’è, visto che le istituzioni preposte non sono stati coinvolti: organizzazioni sindacali, studi di commercialisti e associazione consumatori. Perché non viene utilizzato il regolamento del ravvedimento operoso. Poi l’intervento dell’ex assessore al Bilancio Enzo Pupillo che sottolinea “l’assenza di programmazione per il recupero dei tributi”.

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