LENTINI – E’ stata inaugurata questa mattina, nella stazione carabinieri di Lentini una “stanza tutta per se”, per le audizioni e l’accoglienza delle donne vittime di violenza. Un luogo accogliente e protetto dove sentirsi al sicuro nel raccontare il proprio vissuto doloroso. Il progetto «Una stanza tutta per sé» nasce per offrire alle vittime di violenza un ambiente in cui trovare il clima migliore possibile per affrontare un momento difficile: quello della testimonianza di un maltrattamento. Il comando provinciale dei Carabinieri di Siracusa ha voluto dare un segno tangibile nella vicinanza a chi ha subito una violenza inaugurando questa mattina, sabato 8 febbraio, la nuova aula per le audizioni protette in collaborazione con l’associazione Soroptimist International. Una saletta interna alla stazione riservata e arredata in maniera confortevole, in cui il personale della caserma appositamente formato si occuperà di ascoltare donne e bambini che hanno subito o assistito a un’aggressione fisica, psicologica, economica ma anche in rete. All’inaugurazione hanno partecipato il tenente colonnello Sara Pini, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Siracusa, il capitano Luca Pisano, comandante della compagnia dei carabinieri di Augusta, il luogotenente Silvio Puglisi, comandante della stazione carabinieri di Lentini, il dirigente del commissariato di Polizia di Lentini Roberta Abate, il comandante della compagnia della Guardia di Finanza di Augusta Gaetano Lusi, il comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Lentini Gaetano La Ferlita, il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro, il vice sindaco di Carlentini Pinuccio Carnazzo, la presidente nazionale Soroptimist International Adriana Macchi, la presidente del club di Siracusa Valeria Pagano, il sostituto procuratore della Procura di Termini Imerese Violetta Leonardi, i dirigenti scolastici del “Gorgia – Vittorini” Vincenzo Pappalardo, la referente del “Nervi – Alaimo” Aurora Amore, e del “Moncada” Mariella Cocuzza, la presidente dell’associazione “Angeli” Angela Maria Viscuso, i soci dell’Anc “Lentini – Carlentini”, il presidente dell’Anc Lentini e Carlentini Sebastiano Leonardi, dell’Anps di Lentini, il coordinatore provinciale dell’ Anc di Siracusa Emanuele Di Mari, gli studenti degli istituti superiori di Lentini che hanno contribuito con entusiasmo e impegno realizzando quadri ed elaborando testi sul tema dell’accoglienza e della rinascita, in relazione al proprio peculiare percorso formativo. La cerimonia di inaugurazione è stata aperta dall’intervento del tenente colonnello Sara Pini per proseguire con la benedizione della stanza da parte di don Antonino Cascio.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa e il Soroptimist International Italia, nell’ambito del medesimo progetto hanno già realizzato altre cinque stanze per le audizioni protette, alle Stazioni di Siracusa, Noto, Augusta, Rosolini e Avola.
“La data scelta per l’inaugurazione coincide convenzionalmente con l’inizio della primavera: si è voluto così richiamare, simbolicamente, il parallelismo tra la rinascita della natura in primavera e quella della vittima, quando trova il coraggio di parlare e denunciare la propria situazione, uscendo così dalla spirale della violenza in cui si trova – ha detto il tenente colonnello Sara Pini -. Il 21 marzo, giornata dall’alto contenuto simbolico, coincide anche con la Giornata mondiale della sindrome di Down, con la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale e la Giornata mondiale della poesia patrocinata da UNESCO e, in ambito nazionale, con la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, tra cui si contano molte donne e bambini.
La stanza per le audizioni protette di donne e bambini e, più genericamente per l’audizione delle vittime vulnerabili, consiste in un ambiente ricreato all’interno della caserma dei Carabinieri, diverso da un qualsiasi altro ufficio, accogliente e intimo, che possa mettere le vittime di particolari reati nella condizione di potersi confidare e sporgere una denuncia in un contesto adeguato, per evitare di acuirne il disagio e la sofferenza. Tali reati infatti, per età, situazione della vittima stessa e crudeltà della tipologia di offesa, hanno un impatto psicologico fortissimo e condizionano particolarmente chi li subisce.
L’arredo della stanza prevede anche un’area dedicata ai bambini, con libri e giocattoli, sia nel caso in cui la vittima abbia con sé i propri figli, sia nel caso in cui si debba procedere con l’audizione di un bambino o di un adolescente alla presenza di consulenti specializzati in materia. Parte integrante dell’ambiente è un impianto di ripresa audio-video, ad alta risoluzione, che consente, in maniera non invasiva, la fono-videoregistrazione delle attività, come previsto dalla normativa in materia. Viviamo in un’epoca in cui il fenomeno della violenza, in particolare nei confronti delle donne e dei minori, continua a essere una realtà dolorosa e inaccettabile e come i Carabinieri siano chiamati non solo a contrastare questi reati con determinazione ma anche a offrire un punto di riferimento sicuro per chi ha bisogno di aiuto. La creazione di questa stanza non è solo un simbolo, ma uno strumento essenziale per accogliere e proteggere chi si rivolge alle Istituzioni”. “È un risultato ottimo, ma è un punto di partenza, non basta creare una stanza – afferma Adriana Macchi -. Serve un cambio di cultura e le associazioni, come la nostra, hanno un ruolo importantissimo nel diffondere consapevolezza sul problema della violenza e stimolare le istituzioni a lavorare. Abbiamo bisogno di più formazione, ma anche di diffondere l’informazione alla comunità. E di farlo in rete – ha concluso la presidente -, affinché il contrasto alla violenza di genere non rimanga solo la condivisione di bei principi”.
