di Angelo Lopresti
FRANCOFONTE – Dal governo regionale arrivano delle rassicurazioni per gli agricoltori francofontesi che sono stati danneggiati dalle recenti alluvioni. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera che nelle scorse settimane ha visitato alcune campagne distrutte dal maltempo e dalle esondazioni dei fiumi che attraversano questo territorio. I numerosi proprietari di aziende duramente colpite a stento hanno trattenuto le lacrime, dai volti visibilmente provati, per molti di loro questo drammatico evento calamitoso ha mandato in fumo i sacrifici di una vita. “Per poter rendere praticabile la via di accesso ai nostri agrumeti- affermano all’unisono gli agricoltori presenti alla visita dell’assessore- Stiamo lavorando da giorni, affrontando costi su costi. Oltre al frutto di quest’anno, che è non più commerciabile per gran parte , i danni riguardano muri di contenimento, piante, pascoli e colture di ogni tipo. Le ripercussioni saranno su tutto l’indotto e l’intera comunità. Se manca il frutto si ferma l’economia di questa città, si andrà dal fermo delle attività dei magazzini di lavorazione delle arance a quelle dei braccianti per i quali verranno a mancare le giornate lavorative. Anche per presentare le istanze di aiuto abbiamo bisogno di far effettuare le perizie giurate sono spese da fare. Siamo disperati”. L’assessore Bandiera ha comunicato che degli interventi saranno fatti a breve. “Il governo regionale – ha detto Bandiera – ha previsto la pulizia di 22 fiumi, compreso il San Leonardo. E questa è un’attenzione al sistema idrogeologico che non c’è mai stata prima. Inoltre, abbiamo deciso di destinare 100 milioni di euro per una programmazione regionale contro il dissesto idrogeologico”. Sul fronte dell’amministrazione comunale sono state avviate le procedure per la raccolta delle segnalazioni dei danni e poter fare gli interventi prioritari. “Abbiamo messo a disposizione i nostri uffici – afferma l’assessore comunale all’agricoltura Giuseppe Vinci – e stiamo lavorando di concerto con la Condotta agraria senza sosta. I danni sono immensi. Intere aziende rischiano la chiusura. Gli aiuti da parte del governo regionale e nazionale sono indispensabili”. In città i produttori stanno seguendo le indicazioni istituzionali ma temono di essere abbandonati. Abbiamo avanzato le nostre richieste più urgenti – ha aggiunto Gianni Marchisello, produttore – per mettere in sicurezza il territorio ed evitare futuri disastri. Ci auguriamo di poter vedere realizzate le promesse che abbiamo sentito. Questa parte di Terra è stata già martoriata e noi ormai abbiamo poche energie per riportare tutto com’era”.