LENTINI – Applausi, il lancio dei palloncini bianchi le lacrime e tanti abbracci ai funerali di Margaret Spada. Tantissime le persone che hanno affollato la chiesa di Santa Maria La Cava e Sant’Alfio e in piazza Duomo a Lentini dov’erano presenti i sindaci di Lentini, Carlentini, Francofonte e Priolo. Un corteo ha accompagnato la bara bianca di Margaret Spada, 22 anni, dalla camera ardente che era stata allestita nella chiesa del Carmine fino alla chiesa Madre di Lentini dove si sono svolti i funerali. La città ha rivolto il suo abbraccio alla giovane di Lentini, morta a Roma dopo tre giorni di coma dopo essersi sottoposta ad un intervento di rinoplastica parziale.
La chiesa è affollata di persone che si stringono ai genitori e alla sorella di Margaret. Tanti i giovani ed anche i rappresentanti della squadra di calcio del Leonzio. La celebrazione eucaristica, in una chiesa stracolma di amici, giovani e parenti, è stata presieduta da don Maurizio Pizzo e concelebrata da don Antonino Cascio, parroco della chiesa Sant’Antinio, don Marco Scolla della chiesa Cristo Re e don Renato Corso della Santissima Trinità di Lentini. Nel corso della sua omelia, don Maurizio Pizzo, parroco della chiesa, si è rivolto alla ragazza, che conosceva. “Cara Margaret, noi non ti vediamo. Ma tu, spero, possa vederci. Vedere che siamo tutti qui, tanti – ha detto il parroco nella sua omelia – insieme ai tuoi cari. Sì, perché la perdita di una ragazza che ha ancora una vita davanti, è una perdita per tutta una comunità. La vita a volte ci riserva docce gelate; a volte avviene che, come un nubifragio improvviso, eventi della vita ci travolgono facendoci riscoprire tutti più fragili, più impotenti, più vulnerabili”.
Il sacerdote non ha fatto cenno alla vicenda, alla tragedia di una ragazza che si era affidata ad una struttura reclutata su una piattaforma social. “Questa perdita sicuramente – ha detto il parroco – ci fa capire ancora di più il valore di una persona, di ogni vita, di ogni attimo irripetibile, il bisogno ancora di più di unione, la necessità di un mutuo sostegno”. Le amiche di Margaret hanno voluto ricordare la 22enne ed hanno letto dei messaggi di affetto rivolti ad una ragazza piena di vita, la cui vicenda ha riacceso il dibattito sull’uso dei social. Lo stesso sacerdote ha letto un messaggio alla famiglia da parte dell’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto.
“Carissimi Genitori e Familiari, con grande commozione e sentito cordoglio umano – ha scritto l’arcivescovo di Siracusa – partecipo all’immenso dolore che ha colpito la vostra famiglia con la tragica dipartita della carissima Margaret. Vi sono vicino con sentimenti di affetto, di profonda comprensione e piena solidarietà. Vi ho seguito e continuo ad accompagnarvi con la mia preghiera e il ricordo speciale nella celebrazione dell’eucaristia, memoriale della Pasqua di Cristo crocifisso e risorto”. “Noi come scuola ci siamo fermati a riflettere molto sulla difficoltà che ormai abbiamo a saper veicolare adeguati strumenti critici nei confronti di questi nuovi mezzi di comunicazione e dei social – ha aggiunto il dirigente scolastico dell’Istituto superiore “Gorgia – Vittorini” di Lentini Vincenzo Pappalardo-. La scuola purtroppo ancora vive una dimensione antica perché noi siamo attrezzati a leggere libri e a costruire critiche per saper interpretare e leggere libri. Ma ci rendiamo conto che ormai i ragazzi non si informano più con i libri, si informano con altri strumenti che sono molto più incontrollabili. – ha aggiunto – Non riusciamo probabilmente a far passare adeguatamente messaggi critici, che sappiano indurre ad una lettura critica di questi nuovi strumenti di informazione. Questa è la riflessione che stiamo facendo ed è la cosa su cui dobbiamo riflettere nei prossimi anni. Tutte le scuole d’Italia si devono fermare a capire come poter veicolare un’educazione che sia adeguata alla lettura e alla gestione di questi strumenti”. «Ciao stellina mia, avevo solo sei anni quando avevo chiesto a Dio di mandarmi una sorellina e sei arrivata tu. Voglio prometterti che resterò sempre al fianco del tuo principe perché ti ha amato per 9 anni. Ti prometto che mi prenderò cura di mamma e papà, ci siamo resi conto che avevamo a casa un angelo, con una missione, quella di salvare altre vite. In mezzo a tutto questo buio sei tu la nostra luce. Un giorno ci rivedremo e festeggeremo insieme». E’ il messaggio letto in chiesa, durante i funerali, da Manuela Spada, la sorella di Margaret Spada,