MESSINA – Continua a crescere il consenso verso il Comitato “Tutti contro il Cas” e nei giorni scorsi anche il Prefetto di Messina la dott.ssa Maria Carmela Librizzi, ha ricevuto una delegazione composta dall’arch. Stefano Costantino e dal dott. Domenico Interdonato. Quasi un’ora di dialogo molto costruttivo e rivolto esclusivamente alla richiesta di sicurezza, i due rappresentanti dei 25.000, hanno esposto il loro programma che si augurano porterà al ritiro della concessione al Cas, al declassamento delle due tratte e alla conseguente eliminazione del pedaggio. Le due tratte abbandonate da oltre 20 anni, hanno subito approssimativi e affannosi rattoppi, quasi sempre rincorsi dalla Magistratura, come dimostrano i fatti “6 inchieste in sei anni”. Nel dialogo sono state messe a nudo tutte le colpevoli inefficienze, l’assenza di sicurezza e l’apprezzamento per il grande lavoro della magistratura, da sommare a una ecatombe di micro incidenti, fino a quelli mortali, purtroppo alcuni recentissimi. Quello che traspare fuori è la stessa immagine della disorganizzazione interna, denunciata più volte dai sindacati dei lavoratori e anche dai sindacati della Polizia Stradale, che hanno lasciato sull’asfalto una vittima e un ferito grave. Senza andare lontano basta ricordare la frana di Letoianni, che fra poco festeggerà i cinque anni di vita e la galleria Giardini, che per 12 mesi ha lasciato in ostaggio Giardini e Taormina, anche in questo caso nessuno ha chiesto scusa agli utenti. La gestione disastrosa del CAS, oltre ad evidenziare una totale inefficienza e inadeguatezza di chi, nel tempo, ne ha avuto la gestione, ha evidenziato l’assoluta indifferenza del Consorzio per i diritti degli utenti, costretti al pagamento di un pedaggio al quale non ha mai fatto riscontro la sicurezza e l’adeguatezza dei servizi. L’arch. Costantino si è detto soddisfatto dall’accoglienza ricevuta dal Prefetto: “Abbiamo esposto i problemi segnalati dal nostro gruppo social e abbiamo confermato di operare per il ritiro della concessione al CAS. “Il Prefetto ci ha rassicurato, che molti lavori vanno a rilento per permettere ai vacanzieri di non rimanere intasati nei vari restringimenti e soprattutto per non dirottare il traffico sulle strade statali, e che comunque finita la stagione estiva si riprenderà a ritmi normali. Abbiamo ribadito che i lavori sono insufficienti, perché ci sono lunghi tratti con buche, guardrail non a norma e privi di catarifrangenti, gallerie al buio, radici che alzano il pavimento stradale di 20-30 cm ed altro. Il Prefetto in conclusione, ha apprezzato il nostro impegno civico e si è reso disponibile a fare da portavoce, con l’ente concessionario per la messa in sicurezza di punti pericolosi specifici. Al Prefetto il dott. Interdonato ha detto che il Cas è un ente illegittimo creato contro lo statuto siciliano, perché la costruzione e il mantenimento delle grandi opere sono di competenza esclusiva dello Stato e non della Regione. Inoltre ha presentato il comitato spontaneo di protesta dei 25.000, composto da CittadinanzAttiva Comitato Territoriale “Autostrade Sicure” di Messina, il Comitato spontaneo “A18 A20 Le Autostrade siciliane della Vergogna” di quasi 15.000 aderenti, il consigliere del 6° Quartiere Mario Biancuzzo con le 10.000 firme, per l’abolizione del pedaggio “Ortoliuzzo – Messina” e la Confconsumatori, altri sono in procinto di entrare.