MESSINA – L’ex Margherita diventi un Ospedale al servizio dell’emergenza COVid, un investimento anche per il futuro della città» fronte comune per rivendicare il diritto alla Salute. L’appello di Cisl e CittadinanzAttiva è stato inviato al Presidente della Regione, all’Assessore alla Salute, alla deputazione nazionale e regionale, al Sindaco ed al Consiglio comunale di Messina, agli Ordini professionali, a tutti gli operatori della sanità ed al Direttore dell’Asp. dott. Paolo La Paglia. Sono stati coinvolti inoltre nell’iniziativa il Presidente dell’ANCE Messina Giuseppe Ricciardello e l’ing. Gaetano Sciacca. Il presidente provinciale dell’ANCE, ci ha contattato direttamente, per notificarci la volontà della sua associazione a realizzare con immediatezza l’opera. Nella giornata di ieri è stato interpellato l’ing. Gaetano Sciacca, che da subito ha confermato la sua disponibilità all’iniziativa: “Ci tengo a precisare che la mia collaborazione sarà del tutto gratuita, in questo momento drammatico mi metto a disposizione della città e di quanti soffrono”. «L’emergenza sanitaria che si sta vivendo deve indurre quanti amministrano la cosa pubblica a scelte necessarie per affrontarla nel presente ed a creare opportunità per il futuro». A dirlo sono Antonino Alibrandi e Giuseppe Pracanica che, a nome di Cisl Messina e CittadinanzAttiva Sicilia onlus, chiedono una pronta azione politico-amministrativa per tutelare la salute dei cittadini vista come bene primario. «Le economie di bilancio e le connesse necessità di economizzare i costi per risanare i conti dello Stato non devono in alcun modo incidere sul livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni sanitarie da fornire ai cittadini», affermano. A livello territoriale, Cisl e CittadinanzAttiva, intendono riproporre come punto di riferimento per l’intera comunità cittadina la parte utilizzabile, secondo lo studio di fattibilità redatto a suo tempo, per altre finalità, dallo stesso ing. G. Sciacca, allora Ingegnere Capo del Genio Civile, dell’ex Ospedale Regina Margherita ed oggi che l’epidemia sta mettendo a nudo le fragilità del sistema sanitario, «ritengono indispensabile che vengano assunte decisioni responsabili provando a rimediare, per quanto possibile, ai guasti del passato. L’odierna esigenza di trovare una struttura per potere curare quanti saranno affetti dalla virulenta patologia – aggiungono Alibrandi e Pracanica – diventi l’occasione per investire sia le risorse economiche messe a disposizione dal Governo sia quelle che verranno dall’imprenditoria locale, per rilanciare il dismesso ospedale. L’esempio di efficienza che ha dimostrato la Regione Lombardia capace di trasformare in pochi giorni un padiglione della Fiera di Milano in ospedale CoVid – concludono – divenga per tutti noi lo sprone per replicare anche nella nostra città quanto di buono si è riuscito a fare nel capoluogo lombardo. È una battaglia di buonsenso».