METER, DON MARCO POZZA AD AVOLA. INCONTRERA’ GLI STUDENTI E LA CITTADINANZA ALLA MADONNA DEL CARMINE.

METER, DON MARCO POZZA AD AVOLA. INCONTRERA’ GLI STUDENTI E LA CITTADINANZA ALLA MADONNA DEL CARMINE.

AVOLA – don Marco Pozza, scrittore, teologo e parroco al Carcere Due Palazzi di Padova sarà ad Avola (Sr) il 4 maggio p.v. invitato dall’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto in occasione della XXVII Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento, dell’indifferenza contro la pedofilia. “Storie di vita, tra speranza, sogni e modelli”, è questo il filo conduttore che guiderà l’incontro aperto alla cittadinanza e che si terrà presso la Parrocchia Madonna del Carmine (sede storica dove è nata l’Associazione Meter) alle ore 19,00 di giorno 4 maggio. Nella mattinata, ore 10 don Pozza incontrerà gli studenti dell’Istituto Superiore Statale ‘E. Maiorana’ presso la Multisala Odeon e interverranno la Dott.ssa Calogera Alaimo, dirigente dell’Istituto e don Fortunato Di Noto. Don Marco Pozza è molto legato a don Fortunato Di Noto, fin dai primi anni del suo sacerdozio, ed ha una forte e solida amicizia fraterna e sacerdotale; è la prima volta che viene ad Avola e sarà certamente un evento di alto profilo educativo, culturale e sociale e spirituale. Riportiamo la biografia, tratta dal sito ufficiale https://www.sullastradadiemmaus.it/chi-sono/
Marco Pozza (Calvene, 21 dicembre 1979) è uno straccio di prete al quale Dio si intestardisce ad accreditare simpatia, usando un’inspiegabile misericordia. Sacerdote e scrittore, è il parroco del carcere Due Palazzi di Padova. Presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma ha conseguito il dottorato in Teologia Fondamentale con una tesi su Cittadella, unica opera uscita postuma dello scrittore-aviatore francese Antoine de Saint-Exupèry. Il motivo? Era infastidito assai dal fatto che il mondo intero conoscesse Il Piccolo Principe ma quasi nessuno conoscesse chi fosse il suo papà letterario. Più le infinite cose belle che aveva scritto oltre a quella sua favola divenuta nel tempo gigantesca. Immortale. La sua passione è quella di provare a contaminare mondi tra loro, in apparenza, ben differenti: a volte riuscendoci, a volte meno. In ogni caso gli rimane addosso la bellezza di averci comunque provato: come nella primavera del 2020 quando, assieme alla comunità del suo carcere, ha ideato e scritto i testi della famosa Via Crucis 2020 celebrata in una Piazza san Pietro deserta a causa della pandemia. Per Rai1 conduce dei cicli di puntate de Le ragioni della speranza, la rubrica settimanale del programma A Sua immagine.

È autore e conduttore di programmi televisivi di approfondimento culturale e religioso: Padre Nostro (Tv2000, 2017), Ave Maria (Tv2000, 2018), Io credo (Tv2000, 2020), Dei vizi e delle virtù (Discovery Channel, 2021) che hanno avuto la partecipazione fissa di Papa Francesco e dai quali sono nati altrettanti bestseller (usciti con Rizzoli) tradotti in tutto il mondo. Nell’autunno 2022 scrive e conduce Il Discorso della montagna (Canale5, 2022).

Appassionato di sport e giornalismo, nel tempo libero che gli rimane ha già iniziato ad abbozzare la sua prima enciclica, qualora gli toccasse la dura avventura d’essere eletto Papa. L’incipit è già stato scritto: «Ho odiato ogni minuto di allenamento ma mi dicevo: non rinunciare. Soffri ora e vivi il resto della vita da campione» (M.C.Clay). Non è il miglior uomo del mondo: non pretende nemmeno di diventarlo, tra l’altro. Gli basta, al tramonto di ogni giorno, avere fatto di tutto per essere il migliore uomo possibile.

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