di Emanuele Gentile
MIRABELLA IMBACCARI – Oggi il nostro sguardo si volge al Calatino ossia a quella parte della ex Provincia Regionale di Catania – ora Città Metropolitana di Catania – che ha in Caltagirone il centro urbano più importante e rappresentativo. Un luogo senza dubbio di sicura rilevanza per la storia della Sicilia. Una delle tante grandi patrie che hanno contraddistinto le vicende isolane nel corso dei secoli. Tre aspetti su tutti riguardanti il periodo recente: Don Luigi Sturzo e il c.d. “Milazzismo” collegato a Silvio Milazzo un uomo politico nato proprio a Caltagirone. Per non parlare della Battaglia di Santo Mauro che vide il 29 dicembre del 1945 lo scontro aspro fra l’esercito italiano e l’EVIS (Esercito Volontario per l’Indipendenza Siciliana) condotto da Concetto Gallo. Un luogo della Sicilia, dunque, ricco di storia e di eventi. Il paese che abbiamo scelto di visitare è Mirabella Imbaccari paese posto al confine la Provincia di Catania e quelle di Enna e Caltanisetta. Parimenti a delimitare lo spartiacque fra i Monti Iblei e i Monti Erei. Il paese è quasi vuoto. Non notiamo molta popolazione. Forse perché è domenica? Poi se uno va ad analizzare le statistiche della popolazione si accorge che nel 1991 vi erano 9.434 abitanti. Ora sono appena 4.595! Segno dello spopolamento che ampie zone della Sicilia sta assistendo a partire dagli ultimi decenni. In Piazza Vespri vi è un cartello riguardante collegamenti a mezzo di autobus. Risalta quello riguardante la Germania. Infatti, fra la già nominata Piazza Vespri e Piazza Unità d’Italia ha sede una società di amicizia siculo-tedesca. Molti abitanti di Mirabella Imbaccari sono emigrati lì. Il centro storico si racchiude in una manciata di strade e piazze. Le chiese di Santa Maria delle Grazie e del Sacro Cuore di Gesù. Il Palazzo dei Biscari posto alla fine di Via Giuseppe Trigonia con annesso il Castello ex Carcere. Il paese si trova adagiato su un colle facendo sì che si diramano lunghe strade in discesa che vanno a raggiungere immediatamente la periferia. In lontananza le si vedono dolci colline che fanno da corona a Mirabella Imbaccari. Colline che si alternano a condizioni orografiche più aspre e decise. Colline giallo oro. Colline dove si coltiva il grano. Mirabella Imbaccari è nota per l’arte del tombolo tanto da favorire l’apertura di un museo dedicato a tale arte nel 2012. La visita di Mirabella Imbaccari e della limitrofa San Michele di Ganzaria finisce con la netta sensazione che è venuto il momento di occuparsi delle aree interne della Sicilia. Aree interne piegate da una profonda crisi economica con conseguente spopolamento evidente e accelerato. Qui si ha necessità di piani d’ambito aventi lo scopo di ridare slancio ed avvenire a popolazioni e territori destinati all’oblio e alla desertificazione. Una situazione di assoluta emergenza e drammaticità. Possiamo permettere tutto questo? La strada la indicò già sul finire dell’Ottocento Don Luigi Sturzo quando si rese protagoniste di molte iniziative tese al riscatto delle popolazioni del comprensorio del Calatino.