SIRACUSA – «È necessario che la politica sia protagonista e responsabile dei cambiamenti del territorio. Bisogna dialogare serenamente con le istituzioni territoriali avendo a cuore i problemi dei cittadini». Lo dice il deputato regionale Tiziano Spada, che stamattina ha partecipato alla mobilitazione in difesa della zona industriale di Siracusa con il Pd e il gruppo di Idea. «Ci tenevo particolarmente a essere presente quest’oggi – spiega il parlamentare regionale – per ribadire, con forza, i concetti in cui credo fermamente. L’impegno deve essere finalizzato alla risoluzione di un problema che per anni è stato ignorato. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, in cui la proposizione di soluzioni realistiche è necessaria per dare risposte a chi, in questo momento, non sa se potrà mandare i propri figli all’università. Il mio lavoro all’Ars resta costante e il supporto del senatore Antonio Nicita rende il dialogo più costruttivo. Siamo all’opposizione al Governo nazionale e a quello regionale, condividiamo le stesse preoccupazioni che oggi sono arrivate fino a Roma».
Presenti alla manifestazione anche i sindaci di Carlentini, Giuseppe Stefio, di Floridia, Marco Carianni e di Ferla, Michelangelo Giansiracusa. Con loro anche Giovanni Burtone, sindaco di Militello in Val di Catania nonché deputato regionale del Pd, che è venuto a manifestare la propria vicinanza e solidarietà al comparto industriale in cui lavorano tanti suoi concittadini. Presente, in qualità di vicepresidente dell’Anci Sicilia e di presidente provinciale del Pd, anche Paolo Amenta.
Alla mobilitazione ha partecipato anche Nicolò Saetta, coordinatore cittadino del Movimento Idea, che aggiunge: «Abbiamo partecipato alla mobilitazione organizzata dai sindacati perché abbiamo a cuore il futuro dei lavoratori. La manifestazione ha dato voce alle istanze dei siracusani e se non si interverrà immediatamente per dare loro risposte si correrà il serio rischio di vedere migliaia di famiglie sul lastrico. Stiamo vivendo un momento di crisi sociale che, se non disinnescata, rischia di creare un danno economico che il territorio sarà costretto a pagare per i prossimi anni. Da parte nostra continueremo a fare pressing affinché il dialogo sia costante e le proposte, nazionali e regionali, giungano rapidamente per evitare il peggio. Il risentimento dei lavoratori, che vivono con ansia le dinamiche della zona industriale, è stato esposto al prefetto in un tavolo congiunto costituito dai vertici dei sindacati, dalla deputazione regionale e nazionale e dai rappresentati dei Comuni della provincia. L’augurio è che la proposta programmatica delle organizzazioni sindacali possa ben presto trasformarsi in realtà».