MUSICA&PAROLE: I CONSIGLI DI LORENZA

MUSICA&PAROLE: I CONSIGLI DI LORENZA

MUSICA&PAROLE: I CONSIGLI DI LORENZA

Capitolo 1. “Che Vita Meravigliosa”, Diodato

Un libro può togliermi il fiato; un concerto può farmi perdere la voce…e le parole? Beh, quelle non le perdo mai!!! Ah ups, ho dimenticato di presentarmi. Mi chiamo Lorenza, ho 22 anni e…. Questa intro è troppo noiosa. Ricominciamo! Classe 1998. Di notte recensisco musica e di giorno la racconto ad un microfono. Nostalgica, empatica ed emotiva (sì, avete capito bene: ho la lacrima facile), scrivo per lo più nei giorni di pioggia. La musica è il mio ricordo senza origine. La passione per i libri, invece, mi ha travolta durante il lockdown.

Ma veniamo al primo appuntamento della nostra nuova rubrica settimanale “Musica&Parole: i consigli di Lorenza”. Questa settimana ho scelto per voi “Che Vita Meravigliosa” di Diodato: un album travolgente che “puzza” di vita vissuta. Per ogni canzone una pennellata diversa dalla precedente per intensità, colore e direzione. 11 brani, dunque, per raccontare la vita con “i suoi odori, le sue immagini, le sue interminabili montagne russe, il vuoto nello stomaco, le sofferenze, la gioia, le incredibili coincidenze, l’amore ed il dolore”.

Che Vita Meravigliosa” è pura introspezione, flusso di coscienza, un vero e proprio viaggio alla riscoperta della nostra interiorità. Ma è, allo stesso tempo, analisi scrupolosa dei sentimenti scaturiti dal vivere quotidiano, sguardo attento in un mondo distratto. È un album per conoscersi e in cui riconoscersi. È una carezza e contemporaneamente uno schiaffo morale. È un invito a rialzarsi dopo ogni caduta, a rialzarsi e ad urlare nonostante tutto: “Ah che vita meravigliosa”.

TRACKLIST:

1) Che Vita Meravigliosa

«Ma sei la vita che ora ho scelto e di questo non mi pento anche quando si alza il vento».

Il brano è il canto di un perenne viaggiatore, il racconto di un essere umano disperso nel mare esistenziale, il grido di un eterno bambino innamorato di questa giostra folle che è la vita. Malinconia e disincanto fanno spesso capolino; ciò che prevale, però, è il desiderio di raccontare quella vita dolorosa ma pur sempre meravigliosa che ci è stata donata. È una vita che ci travolge, che ci scombina i piani, che ci fa “piangere e ballare”. È quella stessa vita alla quale ci aggrappiamo fino all’ultimo respiro e che non vorremmo mai lasciar finire perché, in fondo, ne siamo follemente innamorati. Dopo ogni lacrima c’è sempre spazio per un sorriso ed oltre il dolore c’è un oceano di bellezza che aspetta solo di essere ammirato con gli occhi pieni di meraviglia di un bambino.

2) Fino a Farci Scomparire

«Ma non lo vedi? Con il tempo tutto sembra avere un senso, anche il nostro ritornare a innamorarsi in questo altrove fino a farsi scomparire, fino a farci scomparire»

3) La Lascio a Voi Questa Domenica

La Lascio a Voi Questa Domenica” è una violenta critica alla società contemporanea, al suo nichilismo e al trionfo dell’individualismo. Con un pungente sarcasmo Diodato racconta dall’esterno uno dei tanti eventi di cronaca di cui, purtroppo, si sente spesso parlare: “un uomo si è gettato sotto un treno nella stazione di Cattolica”. L’obiettivo probabilmente è quello di scuotere le coscienze, di innescare una riflessione sul nostro comportamento quotidiano.

«Sì, abbiamo già tutti dimenticato che forse un uomo si è ammazzato. Guardando il treno arrivare da lontano avrà pensato: “La lascio a voi questa domenica”»

4) Fai Rumore

«Ma capisco che per quanto io fugga torno sempre a te che fai rumore qui. E non lo so se mi fa bene, se il tuo rumore mi conviene. Ma fai rumore, sì! Che non lo posso sopportare questo silenzio innaturale tra me e te»

5) Alveari

«È tutto così folle, questo continuo rincorrere il vento cercando di fermare l’orgasmo l’abile di un appagamento. Fino a farsi prendere per stanchezza; fino a rinunciare ad ogni bellezza»

Il brano racconta di una vita sfuggente, di un continuo rincorrerla sperando di non restare indietro.

«E poi cadere un giorno; cadere un giorno e ricordarsi che è tutto così fragile, un equilibrio facile da perdere. Ma cadere non è inutile; cadere non è inutile; cadere è ritrovarsi, ricordarsi di nuovo dell’essenziale invisibile»

6) Ciao, Ci Vediamo

«Sorridi e dici: “Non finirà così”. Se non c’è soluzione, sarà rivoluzione»

7) Non Ti Amo Più

«Io dimmi tu cosa dovrei fare. Forse dovrei accettare questa sensazione di vuoto e fastidio, di morte interiore. Non ti voglio fare male, non ti voglio fare male. Ma no, non ti amo più, non ti voglio più, non ho più nemmeno voglia di fare l’amore con te»

8) Solo

«E qualche volta hai finto che da solo stavi meglio; che da solo, in fondo, faccio solo quel che voglio; che è meglio solo che…; chi fa da solo fa per…»

Ma la verità è che quando resti solo alla fine poi ti senti…SOLO.
Il brano è forse uno dei più intimi dell’album; uno di quelli che non ha bisogno di troppe spiegazioni.
Premi play, spegni i pensieri, chiudi gli occhi e, per una volta, lascia che sia la musica a curare le tue ferite.

9) Il Commerciante

«Ed io ho pensato che è diventato difficile trovare persone competenti, innamorate di un lavoro normale. Ho pensato che è tutto un grande centro commerciale con le passioni in saldo, vite in offerta speciale».

10) E Allora Faccio Così

«Oh, quanto tempo ho perso nel cercare a tutti i costi di non essere me stesso. Per somigliare a chissà che, a chi, che cosa e poi perché se sono già un gran bel casino da me»

Questo brano sembra una pagina di diario sottratta dal suo segreto.
Quanto è difficile imparare ad amarsi e quanto coraggio serve per prendere in mano la propria vita?!

11) Quello Che Mi Manca Di Te

«E quello che sento adesso è così forte che non riesco a tenerlo chiuso qui dentro. Vorrei urlarlo più forte che posso, più forte che posso anche se quello che manca davvero di te non te lo so spiegare ma spero sia la stessa cosa che manca anche a te di me»

Delicatezza e intimità: Diodato chiude l’album con una carezza piena di ricordi. Ad emergere è la nostalgia di un rapporto che è finito ma che resterà per sempre un tatuaggio nel cuore di entrambi i protagonisti.

BUON ASCOLTO!!!

Lorenza Ferraro

L’articolo è stato pubblico in data 10 ottobre 2020 su https://www.clusteradv.it/.

Ringraziamo l’agenzia di comunicazione Cluster ADV per la gentile concessione.

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