MUSICA&PAROLE: I CONSIGLI DI LORENZA
Capitolo 7. “Contatto”, Negramaro
Per questo nostro settimo appuntamento con la rubrica “Musica&Parole: i consigli di Lorenza” ho deciso di partire da una piccola parola che conosciamo un po’ tutti.
Contatto. Oggi è, forse, la parola più sognata, la più ambita. In questi mesi abbiamo imparato a comunicare con lo sguardo ma abbiamo, altresì, capito che non basta; che l’essere umano ha bisogno di entrare in contatto con suo fratello. Pelle contro pelle. Abbiamo, così, riscoperto a nostre spese che il ‘contatto’ è un qualcosa che va oltre un numero di telefono salvato in rubrica. ‘Contatto’ è, infatti, una parola in carne e ossa che, oggi più di ieri, profuma di speranza.
Ma “Contatto” è anche la title track dell’omonimo concept album dei Negramaro, disponibile su tutte le piattaforme di streaming e downloading dal 13 novembre. Si tratta di un album tenace (“Noi resteremo in piedi”), giovane (“Non è vero niente”), talvolta frizzante e spensierato (“Devi solo ballare”), certamente coraggioso (“Non è mai per sempre”) e colmo di speranza (“La cura del tempo”). Ed è proprio la speranza che attraversa e vivifica tutto l’album, prendendo mille forme e sfumature: dalla rabbia al perdono, dalla resistenza alla libertà, dal dolore all’amore. Le 12 tracce di questo album diventano, così, uno strumento per una presa di coscienza collettiva dove nessuno si salva da solo e ci ricordano, una volta per tutte, che le più grandi rivoluzioni iniziano sempre da un piccolo gesto di bontà nei confronti di chi ci sta accanto.
TRACKLIST:
1) Noi Resteremo in Piedi
“Noi resteremo in piedi” è una stand-up song che palesa la necessità di dar voce e spazio a coloro che non hanno mai avuto un riflettore addosso. Noi resteremo in piedi…sì, ma solo se loro usciranno dall’ombra.
«Ma tu non ti accorgi che il mondo non gira per tutti in un senso ma cambia, veloce, per dare più spazio anche a chi non trova pace, ma solo tormento»
E i Negramaro, in questo brano, danno spazio alle voci campionate di alcuni sostenitori del movimento black live matter ricordando che, oggi, sono loro a vivere nell’ombra ma, domani, toccherà a te e sarà lì che “caccerai le cose importanti da dire”.
«Quando si è nell’ombra si ha molto tempo davanti per capire meglio cosa c’è da fare, per restare vivi una vita e non per un istante, per capire meglio cos’è più importante: se sembrare o essere un uomo oppure un cantante»
“Noi resteremo in piedi” si fa, infine, manifesto e germoglio di una crisi esistenziale dal sapore shakespeariano: “Essere un uomo oppure un cantante”. Giuliano Sangiorgi (leader e voce dei Negramaro, nda) giunge, però, alla conclusione che è impossibile scindere il primo dal secondo perché, d’altronde, prima di essere un cantante, ogni artista è un uomo.
2) Mandiamo Via L’inverno
«Lo senti? È il cielo che si gonfia in un secondo. Facciamo che non me ne sono accorto e continuiamo a fare questo sogno in cui il pianeta mica sta soffrendo, gli uccelli migrano nel tempo giusto, attraversando sempre un cielo terso, senza paura come sempre han fatto, portando via l’inverno. Mandiamo via l’inverno che adesso sono stanco. È così strano questo freddo addosso; a maggio, poi, chi me l’avrebbe detto?»
3) Non è Vero Niente (feat. Madame)
«Non è vero che ti cerco. Sono giorni in cui ti vedo dentro tutte quelle cose che con te poi c’entrano poco. E sei tu a farti trovare nelle stanze o nelle strade, nelle solite rincorse, nelle stupide riviste»
4) Devi Solo Ballare
«Devi solo ballare fino a perdere la pelle. Devi solo cantare per raggiungere le stelle, per rubarne solo una che faccia stare bene almeno te e non ti faccia più pensare a tutte quelle brutte storie»
Una canzone contro la paura per i più piccoli affinché continuino a ballare, certi che ad occuparsi delle cose importanti ci sono i grandi. Ballate…perché così, quando sarà tutto finito, non ricorderete più la paura ma soltanto quanto è bello poter nuovamente ballare insieme agli altri, stare insieme, divertirsi.
5) Come Non Fosse Successo Mai Niente
«Quanti treni abbiamo preso senza mai partire; nella testa siamo stati in mille posti altrove. Quante gioie nella notte tardano a venire mentre scambiavamo il mondo con le cartoline. Quanti dischi che ci sono ancora da suonare; se rimani giuro che io cambio la canzone»
6) E Se Domani Ti Portassi al Mare
«Con te vicino il mondo è un passo dalla tua mano; è un passo dalla mia mano con te vicino»
7) Scegli Me
«Scegli me nei giorni in cui vivere. Ti sembra impossibile ma io saprò accendere il buio che è in te»
8) Contatto
«Ho trovato il contatto. Era solo in un sogno. E ti giuro sarebbe bellissimo se ti toccassi da sveglio»
9) Non è Mai Per Sempre
«Non è mai per sempre tutto quello che fa male. E se così non fosse penseresti di star bene anche quando addosso hai più lividi che amore; anche quando credi che per te sia impossibile morire e non è mai per sempre»
La voce di Giuliano Sangiorgi entra con delicatezza nell’intimità di ciascuno per, poi, esplodere con tutto il suo dolore e un pizzico di speranza, mettendo l’anima a soqquadro. Emotivamente travolgente, “Non è mai per sempre” è una di quelle canzoni che disarma semplicemente per la verità che custodisce al suo interno. Nulla è mai per sempre. La vita è solo adesso.
10) La Cura Del Tempo
«E fermati un secondo e lascia stare il mondo. E punta dritto a me, che ti salvo in un abbraccio»
“Contatto” è un album che non rifugge la crudele verità della nostra quotidianità. Ne offre, però, una nuova chiave di lettura. “La cura del tempo” è stare insieme, perché in due la vita fa un po’ meno paura.
11) La Terra Di Nessuno
«Incontriamoci nel mare di nessuno dove è sempre bello immaginare il mondo. E pensiamo che se mai si alzasse il vento, a salvarci correrebbe sempre qualcuno. Incontriamoci là dove nasce quel vento, riempiamolo di Dalla e di un suo canto. A chi arriverà, soffiando il suo responso, capirà che il mondo è meglio con Anna e Marco»
Strade deserte, piazze vuote, negozi chiusi. La terra di tutti, in questo strano 2020, sembra essersi trasformata nella terra di nessuno. I Negramaro ci ricordano, attraversano questa canzone, che abbiamo il diritto e il dovere di ripopolare questo pianeta in una maniera più congrua, con più rispetto di noi stessi e degli altri. E affinché ciò avvenga, Giuliano Sangiorgi si interroga su chi potrebbero essere i nuovi Adamo ed Eva. La risposta la trova tra le pagine del cantautorato italiano e, in particolare, in “Anna e Marco” di Lucio Dalla: due persone simbolo della diversità e della periferia che sogna di cambiare il mondo.
12) Dalle Mie Parti
«Dalle mie parti si dà una mano. Dalle mie parti io resto umano»
“Dalle mie parti” è una preghiera, a tratti dolorosa, che chiede un mondo senza barriere e razzismi dove salvare anche una sola persona dal ruggito del mare aperto possa, in qualche modo, salvarle tutte.
«Dalle mie parti si corre in salvo di chi ha bisogno di un cuore amico»
Il brano – le cui orchestrazioni sono state arrangiate dal M° Stefano Nanni, storico collaboratore di Luciano Pavarotti, che ha diretto, per l’occasione, l’Orchestra Roma Sinfonietta del M° Ennio Morricone – si chiude con una lunga e suggestiva coda orchestrale ispirata alle atmosfere dei film di Sergio Leone.
BUONA LETTURA
Lorenza Ferraro
L’articolo è stato pubblicato in data 5 dicembre 2020 su www.clusteradv.it
Si ringrazia l’agenzia di comunicazione Cluster ADV per la gentile concessione.