Narni Scalo diventa un museo a cielo aperto con murales da record e rafforza l’identità

Narni Scalo diventa un museo a cielo aperto con murales da record e rafforza l’identità

Nel 2023 il Comune di Narni ha avviato un percorso di rigenerazione urbana partendo dalla figura di Italo Calvino delle cui scritture, tra l’altro, in occasione del centenario della sua nascita, sono stati proiettati due episodi durante la rassegna Narni, le vie del cinema. Il tema della rigenerazione urbana è stato poi oggetto di casi di studio per alcune classi dell’Istituto di istruzione secondaria superiore Gandhi di Narni, articolata in diverse discipline: ambientale, territoriale, economica e culturale. Il progetto ha come obiettivo la partecipazione della comunità intorno a una prospettiva e a un tentativo di riqualificazione urbana e culturale di un centro con una identità ancora non perfettamente definita. Esempi di vivibilità in un agglomerato poliforme, ma al tempo stesso ibrido, sui quali soprattutto le giovani generazioni sono chiamate a misurarsi attraverso la pratica del design, della street art e delle video installazioni. Street art e la rassegna “Narni, le vie del cinema” cominciano a essere intimamente legate: sulle facciate di diversi edifici di Narni Scalo sono dipinti i volti di alcuni e alcune protagoniste del cinema. La rigenerazione passa anche da qui e rafforza l’identità del centro urbano.

Racconta il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli: “Con le opere murali realizzate dall’artista narnese David Pompili si compie un primo passo per consolidare l’idea che la costruzione di un’identità per il centro abitato di Narni Scalo può passare attraverso il cinema. Il legame tra rigenerazione e cinema con l’opera di Pompili viene tradotto nell’utilizzo della tecnica dell’arte di strada, con una motivazione che però non è solo estetica, non è legata quindi soltanto alla bellezza. Risponde anche all’esigenza di rendere più solido il legame tra Narni Scalo, la parte della sua toponomastica con le 19 vie e piazze intitolate ai e alle protagoniste del cinema italiano, e la manifestazione estiva che in questo 2024 giungerà alla 30ª edizione”.

Aggiunge Lucarelli: “La prima opera che è stata realizzata, dedicata a Sophia Loren e a Marcello Mastroianni, ha fatto da apripista e, attraverso un rapporto di reciproca collaborazione stabilito con le proprietà di alcuni edifici e la decisiva partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, stiamo togliendo un po’ di grigiore e stiamo offrendo colore e calore. Da quando David Pompili ha realizzato il primo murale ed è stato pubblicato un avviso pubblico per acquisire il consenso da parte di soggetti privati per la realizzazione di un’opera su pareti di proprietà nel centro abitato di Narni Scalo, abbiamo ricevuto diverse disponibilità, a cui, nei limiti del possibile, stiamo cercando e cercheremo di dare riscontro. Crediamo che questi interventi si inseriscano perfettamente nel nostro intento di lavorare sul tema della rigenerazione urbana di Narni Scalo, dando colore alle sue vie e piazze. Dando colore ricordando al tempo stesso i protagonisti e le protagoniste del cinema italiano, soprattutto per l’importante anniversario dei suoi 30 anni”.

Con questo progetto si sviluppa, quindi, un’idea di welfare culturale, in cui la cultura si fa esperienza reale e tangibile, diretta a creare benessere nella comunità. “Il legame tra Narni e il cinema è ben consolidato – ha dichiarato Luigi Carlini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni – e la città ce lo ha dimostrato in più occasioni alle quali la Fondazione non ha mai mancato di dare un supporto, ritenendo il cinema un veicolo fondamentale di cultura, valori ed esperienze. Il consiglio di amministrazione è stato ben lieto di poter contribuire alla rigenerazione territoriale, ambientale e culturale di una città sostanzialmente priva di peculiarità come Narni scalo, nata dopo l’unità d’Italia e classificata sin da subito come città dall’identità operaia. Proprio per questo è stato fondamentale agire per implementare e attuare il progetto ‘Rigenerarsi’, come occasione e spunto per un’inversione di tendenza della città stessa: da città operaia a città viva, attrattiva e culturalmente in fermento”.

Da sempre l’arte rigenera le città e con la street art diventa condivisa, foriera di bellezza e motore di riqualificazione urbana. L’essere umano e il suo modo di relazionarsi con l’altro e la collettività sono sempre stati per l’artista David Pompili un punto focale del suo lavoro. Nato a Spoleto, Pompili vive e lavora a Narni e ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private e museali come la 54ª Biennale di Venezia Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto, la Galleria d’arte Moderna e contemporanea Villa Colloredo Mers a Recanati, il Museo Città dell’arte Michelangelo Pistoletto di Biella, il Museo Metropoliz Maam di Roma, il Macro di Roma.

“Il progetto di riqualificazione urbana con il Comune di Narni e la manifestazione ‘Narni, le vie del cinema’ – spiega David Pompili – nasce qualche anno fa con la prima opera urbana all’ingresso del parco Bruno Donatelli dove sono andato a fare il primo volto del cinema che è quello di Pier Paolo Pasolini. Poi, in stretta collaborazione con ‘Le vie del cinema’ e con Mirella Pioli della segreteria organizzativa della rassegna, si è pensato di realizzare un percorso turistico con cui si va a creare una sorta di museo a cielo aperto dove le opere, le immagini iconiche del cinema italiano, decorano lo spazio urbano di Narni Scalo. Si riprende così il percorso de ‘Le vie del cinema’ di questi anni”.

Lo stile di David Pompili parla con un’anima legata alla pop art e al mondo della street art di questo momento con grande forza di colori vivi sulle immagini rappresentate con i grigi.
“Questo – dice Pompili – è stato pensato per creare un forte impatto tra quello che è il territorio, e quindi tra il post industriale della città di Narni Scalo, a quello che è il colore fino al messaggio dell’arte che vogliamo portare. Stiamo realizzando ora la settima e ottava opera dedicate agli attori Gastone Moschin e Paolo Villaggio. Ne seguiranno altre due prima dell’inizio dell’edizione 2024 de ‘Le vie del cinema’ che comincerà il prossimo 29 luglio. Avremo così già un bel percorso che si snoda e visitabile”.

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