LENTINI – Sono trascorsi ventuno anni dall’attentato di Nassiriya, dove morino 19 persone, di cui dodici italiani. Tra questi anche il caporal maggiore scelto Emanuele Ferraro. Questa mattina le comunità di Lentini e Carlentini l’ho hanno ricordato con una celebrazione Eucaristica che si è svolta nella chiesa Cristo Re di Lentini. Una cerimonia ristretta, a causa dell’allerta meteo, ma non annullata per volontà del sindaco di Lentini Rosario Lo Faro che ha sottolineato l’importanza della memoria e del ricordo di quel tragico 13 novembre 2003. Alla celebrazione Eucaristica, presieduta da don Antonio Zimbone, cappellano militare per l’Arcidiocesi Castrense dell’Ordinariato Militare per l’Italia. e concelebrata da don Marco Scolla, parroco della chiesa Cristo Re, hanno partecipato, oltre alla famiglia Ferraro: la mamma Maria Cimino, il papà Dario e il fratello Alessandro, il sindaco di Lentini, Rosario Lo Faro, gli assessori Agnese Filloramo, Giuseppe Fisicaro e Efrem Sanzaro, il presidente del consiglio comunale Alessandro Vinci, il vice sindaco di Carlentini Pinuccio Carnazzo, Il generale di brigata Francesco Principe è Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, colonello Eugenio Latella, vice comandante Nato, il colonnello Luca Viarengo nell’incarico di Direttore dell’11° Reparto Manutenzione Velivoli, il dirigente del commissariato di Polizia di Lentini, Roberta Abate, il luogotenente Silvio Puglisi, comandante dei carabinieri di Lentini, il luogotenente Paolo Cassia, in rappresentanza del comandante della compagnia dei carabinieri di Augusta, il tenente Eugenio Latella, in rappresentanza del vice comandante della Nato colonnello Molari, il comandante provinciale dei vigili del Fuoco, i vigili del Fuoco del distaccamento di Lentini, il capitano Alfio Vacanti, comandante Polizia municipale Lentini, una rappresentanza dell’Anc Lentini – Carlentini guidata dal presidente Sebastiano Leonardi, dell’Anps di Lentini coordinata dal presidente Vincenzo Laezza, dell’associazione Nazionale Bersaglieri, sezione Siracusa, guidata dal presidente Calogero Federico, la presidente del Lions club Lentini Maria Teresa Raudino e i rappresentanti dell’associazioni di Lentini, Carlentini, la croce rossa.
Ventuno anni fa il contingente italiano di stanza a Nassiriya, nel sud dell’Iraq, fu oggetto di un pesantissimo attacco kamikaze. A perdere la vita in quell’attentato, organizzato con un camion imbottito di tritolo lanciato a folle velocità contro la base Maestrale, furono 28 persone. Altissimo il tributo di sangue del nostro Paese: 19 infatti furono le vittime italiane. Dodici di loro erano carabinieri appartenenti alla Multinationale Specialized Unit: Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone. Appartenevano invece all’esercito Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci. Nell’esplosione rimasero uccise anche due vittime civili: il cooperatore Marco Beci, e il regista Stefano Rolla, impegnato nelle riprese di un documentario.
Mattarella: “Il pensiero va a chi ha donato la propria vita per l’Italia e per la pace”
“Nella Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, il pensiero va a coloro che, animati da profondo senso del dovere, dedizione e coraggio, hanno donato la propria vita per l’Italia e per i valori della pace e della cooperazione internazionale. A ventun anni dal tragico attentato di Nassiriya, rinnoviamo la memoria dei diciannove italiani che persero la vita in quell’orribile atto di violenza, insieme agli iracheni che condivisero il medesimo tragico destino, e con loro, quella di tutti i caduti nelle missioni internazionali. La loro morte richiama il valore dell’impegno per la costruzione di un mondo più giusto, libero dalle atrocità della guerra e dal peso dell’oppressione”. È il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Il ritorno di conflitti su larga scala e il crescere di tensioni che minacciano la sicurezza collettiva, sottolineano il ruolo delle missioni internazionali per costruire ponti di dialogo e arginare la violenza. La Repubblica Italiana – ha ricordato il Capo dello Stato – con i suoi uomini e donne impegnati nei territori più travagliati, offre un contributo di inestimabile valore per riportare speranza e pace tra i popoli. Donne e uomini che offrono esempio di impegno e altruismo, onorando valori fondamentali della nostra Costituzione. A quanti, operando in aree di crisi, mettono a rischio la propria vita in difesa della pace e dei diritti umani, va la riconoscenza del Paese. Ai familiari dei Caduti, custodi di un sacrificio così elevato, rinnovo la vicinanza degli italiani”. “Nella Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, l’Italia rende omaggio ai 19 italiani che 21 anni fa, il12 novembre 2003, rimasero uccisi nella strage di Nassiriya. Un tremendo attentato che rimarrà sempre scolpito nella nostra mente”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “In questo giorno di ricordo e commozione, la nostra riconoscenza va a quanti hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere, unitamente al ringraziamento di tutto il governo italiano, mio in primis, alle donne e agli uomini delle Forze Armate che, impegnati anche nelle aree più difficili, operano ogni giorno per la costruzione della pace con dedizione, profondo senso di umanità e amore perla Patria.
“Nel ventunesimo anniversario della strage di Nassiriya, ricordiamo con profondo rispetto i 19 italiani che persero la vita in quel tragico attentato. A loro, e ai tanti che hanno sacrificato la propria vita nelle missioni di pace, va il nostro più sentito omaggio”. Lo scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “La Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, istituita il 12 novembre 2009, è un richiamo a non dimenticare il loro sacrificio e il loro impegno per un mondo più stabile e sicuro. L’Italia abbraccia idealmente le donne e gli uomini delle Forze armate che, con dedizione e amore per la Patria, operano anche nelle aree più critiche, contribuendo alla costruzione della pace e della sicurezza internazionale”, conclude
“Ricordiamo oggi l’attentato di Nassiriya e i 19 italiani caduti per la pace. Sono vicino alle loro famiglie, ai Carabinieri e all’Esercito. Onore al coraggio di chi opera per la sicurezza e la pace. Con gratitudine e rispetto, mi stringo ai feriti e ai familiari di tutti i caduti nelle missioni italiane a servizio della comunità internazionale”. Lo scrive sui social il presidente della camera Lorenzo Fontana.
“Nella ‘Giornata del ricordo dei Caduti Militari e Civili nelle missioni internazionali per la pace’ la mia commossa gratitudine va a tutti gli italiani che hanno sacrificato la propria vita al servizio del nostro Paese e della Comunità internazionale, operando con valore e coraggio in complessi teatri di crisi per difendere la pace e la libertà: lo dice il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi. “Oggi commemoriamo anche i nostri connazionali che, impegnati con onore e dedizione per garantire la sicurezza della popolazione, ventuno anni fa rimasero vittime del primo tragico attentato a Nassiriya, città poi colpita da altri due violenti attacchi terroristici, nel 2004 e nel 2006. Nel ricordare con riconoscenza il sacrificio dei nostri caduti, rivolgo la mia sincera vicinanza alle loro famiglie”, ha concluso il titolare del Viminale. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso “profonda commozione” per i caduti, sottolineando l’importanza di tramandarne la memoria.