PALERMO – “Nel Natale di Gesù la via di Dio è l’uomo. Natale ci ricorda che dobbiamo ripartire dall’uomo”. Lo ha detto l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nell’omelia della messa del giorno di Natale in cattedrale, invitando a guardare al presepe come al “Vangelo vivente in un momento di cambiamento epocale”. Durante la messa della notte è stato portato all’altare al canto del gloria un Bambinello proveniente dalla Tanzania, un dono ricevuto dal parroco della cattedrale, mons. Filippo Sarullo, che ha voluto sceglierlo come monito per “aiutare le coscienze di tutti ad accettare la sfida dell’accoglienza e della protezione dei migranti che arrivano sulle coste siciliane – ha detto al termine della celebrazione -, per provocare una riflessione contro tutte le forme di razzismo”. L’arcivescovo ha chiesto di “tornare a vedere in quella piccolezza la vera salvezza”. E ha citato un padre della chiesa copta ortodossa del monastero di san Macario, in Egitto. “Il mondo è stanco e sfinito perché fa a gara a chi è il più grande – ha aggiunto mons. Lorefice -. C’è una concorrenza spietata tra governi, tra popoli, all’interno delle famiglie, tra una parrocchia e un’altra. Chi è il più grande tra di noi? Noi e il mondo tutto non troveremo né salvezza né pace se non torniamo a incontrarti nella mangiatoia di Betlemme”. (fonte: Sir)