PALERMO – Si è svolta, con modalità on-line, la sessione straordinaria della Conferenza Episcopale Siciliana presieduta da mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, per tracciare le linee guida in vista delle festività natalizie. Circa la celebrazione della messa nella notte di Natale, i vescovi siciliani invitano i presbiteri ad attenersi alle indicazioni del Consiglio Permanente della CEI: «Per la Messa nella notte sarà necessario prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto “coprifuoco”». Come segno di gioia natalizia e di comunione, il 24 dicembre, a mezzanotte, in tutte le chiese suoneranno le campane a festa. I vescovi hanno anche raccomandato che «in ogni famiglia a mezzanotte sia vissuto un breve momento di preghiera, tramite un testo che ogni ufficio liturgico diocesano predisporrà, che preveda, certamente, l’inno del Gloria e lo svelamento del Bambinello del presepe».
In merito alla nuova formulazione della preghiera del Padre Nostro introdotta nella terza edizione del Messale Romano, il Consiglio Episcopale Permanente nella recente sessione ha sottolineato che, per una vitale esigenza di piena comunione e di omogeneità nella preghiera del Padre Nostro, «con l’inizio dell’uso del Messale si cominci ad avvalersi da subito della nuova versione in tutte le altre celebrazioni liturgiche sacramentali e non sacramentali come pure nelle pratiche della pietà popolare. I vescovi di Sicilia sollecitano i presbiteri a favorire la recita della nuova formulazione, oltre che durante la celebrazione eucaristica, anche quando nelle chiese viene celebrata la Liturgia delle Ore, durante la preghiera del Santo Rosario e qualsiasi altra azione liturgica.
I vescovi hanno anche espresso la vicinanza e la solidarietà al personale medico e paramedico, dei mezzi di soccorso e a tutti i volontari per la dedizione mostrata nel curare e soccorrere i malati; assicurano, inoltre, il ricordo nella preghiera per le vittime di cui, recentemente, purtroppo, si è registrato un considerevole innalzamento, e per le famiglie che hanno perso i propri cari e hanno anche ringraziato i cappellani ospedalieri per il servizio svolto, auspicano per loro ogni possibile facilitazione nell’accedere ai reparti Covid per portare il conforto spirituale ai malati, soprattutto in questo momento in cui l’impossibilità di incontrare i familiari accresce la sofferenza e la solitudine. Infine, manifestano la loro attenzione agli ospiti delle RSA e delle Case di riposo auspicando che in questo Natale si possa andare incontro alla loro solitudine con mezzi adeguati che favoriscano la comunicazione con i parenti.
4. Auguri natalizi.
I vescovi formulano gli auguri di un Buon Natale perché il periodo delle festività sia vissuto nella gioia che si sperimenta nella contemplazione della nascita del Bimbo di Betlem e nell’impegno perché tutti possano gioire e ricevere il lieto annuncio della salvezza. E raccomandano che questo periodo di feste sia vissuto nel rispetto diligente delle indicazioni per il contenimento del virus.