“Vero ma come hai fatto. Vorrei essere come te”. Puntualmente: “Non ho fatto nulla di eccezionale, ho creduto in me stessa, ho imparato ad amarmi (ma so di poter fare di più!), e lottato per ciò che desideravo. Ed ancora, come me non potrai mai esserlo e sai perchè? Perchè tu sei unica e sei speciale per questo”.
Ho risposto così ad un messaggio di una ragazza. Credo nel potenziale e nell’unicità di ognuno di noi qualora si voglia ottenere qualcosa. Ho detto VOLERE, perchè le cose (e le persone!) si devono realmente DESIDERARE.
I bisogni, si dice, sono tipici degli animali (ah beh, ci sono sempre le eccezioni!), noi umani, dobbiamo (dovremmo) avere la fame di arrivare. E per farlo occorre iniziare, passo dopo passo, a dare vita alla migliore versione di noi stessi. In ogni ambito, per quelle che sono le nostre potenzialità e per quello che è il nostro settore/contesto.
Ho iniziato questo nuovo appuntamento con BenEssere con lo stesso testo che ho condiviso qualche giorno fa’ in una stories su Instagram. E lo faccio, perchè mi piace sottolineare quanto ognuno di noi sia unico. Lo faccio perchè ogni tanto, alcune cose, vanno solo ricordate. Lo faccio perchè, in alcuni casi, seppur tante cose le si conosce vanno, anche, dette. Vanno scritte. E, per chi le riceve, quelle parole, sono ossigeno…oppure batoste.
Chi mi conosce sa quanto io ami la sincerità. La stessa sincerità che mi ha messo, molte volte, nei casini. La stessa sincerità che il più delle volte è stata fraintesa e/o non voluta capire e/o accettare.
Sincerità ed obiettività che con noi stessi, col nostro corpo facciamo fatica ad avere. E lo facciamo, soltanto, perchè aspiriamo alla perfezione. Idea di perfezione che abbiamo nella nostra testa, dettata dal confronto e/o paragone, perenne, con gli altri. E, quindi, per forza di cose alimentata dall’esponenziale condivisione sui social delle nostre passioni/ossessioni. Perchè sì, se vogliamo essere sinceri è così.
Quando mi sono ritrovata a pesare 110 kg, avevo una vita sociale super attiva. Suddividevo le mie giornate tra, lavoro e studio (poi anche la palestra!, ero circondata da tantissime persone ed ero il più delle volte sorridente e allegra. E’ vero, in tante circostanze un sorriso era dettato da una sensazione di disagio e imbarazzo ma, altrettante volte era spontaneo. Oggi, succede anche il contrario. I paradossi, eh?
La differenza tra ieri e oggi? 10 anni fa’, i social non erano la nostra quotidianità. E non erano neppure la mia. Ne facevamo tutti un uso più moderato, seppur incuriositi da questo mondo virtuale. Curiosità che oggi, invece, ci ha completamente assorbiti e fatto perdere di vista i nostri obiettivi. Ci siamo intinti così tanto nel virtuale che, siamo arrivati ad avere una visione distolta della realtà e, quindi, in primis da noi stessi.
Sul quante volte vi capita di sorridere guardando il display del telefono, per un like, piuttosto che per un saluto di un conoscente in strada? Praticamente ogni minuto. Se non di più. Io sono persino capace d’infastidirmi se, non in giornata…
Ho desiderato con tutta me stessa il mio cambiamento, lavoro ogni giorno per stare bene e migliorarmi come persona, atleta e donna. Non mi sono arresa davanti a niente e nessuno. Ho continuato per la mia strada, tra cadute e risalite, con una determinazione disarmante. Non sono un supereroe, assolutamente ma, in termini di tenacia posso dire di essere forte. Tanto.
Sono stata fortunata, e lo sono tutt’ora, perchè affiancata da una famiglia straordinaria che mi ha sempre sostenuta in tutto e per tutto. E sono stata, ancor più fortunata, ad incontrare lungo questo percorso il Dottor Marco Iera (Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica), Istituto Clinico Brera in Milano.
Lo ammetto siamo stati, e lo siamo tutt’ora, un team straordinario. Perchè sì, io ho messo testa, corpo e sacrificio ma, credetemi che sono riuscita nel mio obiettivo grazie al mio Special Team. Ecco vi assicuro che se prima ero molto selettiva nel scegliere le persone di cui circondarmi, a body trasformation in corso, la selezione è diventata ancor più fitta. Social annessi.
Oggi, se la mia testa e il mio corpo, mi danno degli input ho imparato a dargli attenzione e valore. Oggi, se ritengo opportuno (come lo è stato per una scelta recente), con umiltà faccio un passo indietro, riscelgo e mi rimetto in carreggiata. Solo così potrò continuare a migliorarmi. E lo farò sempre con tutte le energie che avrò.
Frattanto che scrivo ho ricevuto una notizia che in parte mi aspettavo e in parte speravo fosse diversamente, so già che dovrò ponderare bene la forza e tirarla fuori al momento opportuno perchè me ne servirà tanta. Ma so anche che il mio Special Team sarà ancora al mio fianco. Per questo, e non solo (anzi) ad ognuno di Voi, grazie!
Perché poi, a conti fatti, possiamo notare, ricercare qualsiasi canone di perfezione ma tanto non la raggiungeremo mai perchè la perfezione non esiste. Esiste solo la migliore versione di noi stessi.
La bellezza di una donna, di un uomo, possono avere varie forme e misure ma a far la differenza è la testa…non, solo, una luce wow per una storia su Instagram.
“Cerca di realizzare un qualcosa in più per te” dal testo Leoni da Tastiera di Andrea Mingione.
Ebbene si, proprio così!