NOTO – Questa mattina il Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, in collaborazione e con la partecipazione dell’assistenza tecnica della Banca Mondiale e di Anpal Servizi, ha organizzato in Sala Gagliardi una giornata di studio e confronto sul nuovo Piano regionale per la lotta alla povertà, sul nuovo strumento operativo denominato Piano Azione Locale e sulla programmazione della quota servizi Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale per l’anno 2018.
Erano presenti molte delle figure professionali sanitarie e assistenziali che svolgono il proprio lavoro nelle provincie di Siracusa e Ragusa e dei Distretti di riferimento, a cominciare dal Distretto Socio Sanitario 46, composto da Noto (comune capofila), Avola, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini.
«La riorganizzazione dei distretti socio sanitari – ha detto il sindaco Corrado Bonfanti – è fondamentale e imprescindibile per accelerare il processo di coinvolgimento del terzo settore e del volontariato, per imprimere un’accelerazione nelle collaborazioni tecniche con le aziende provinciali sanitarie di riferimento e migliorare le capacità di gestioni delle risorse economiche in un quadro di progettualità complessiva dettata dall’analisi dei bisogni e dalla redazione di progetti personalizzati».
Si è parlato di strumenti, piano operativi e delle piattaforme da utilizzare. E non è mancato il passaggio sul cosiddetto Reddito di Cittadinanza appena approvato dal Governo nazionale.
«La sua introduzione – ha concluso il sindaco nel suo intervento – costituisce un elemento di contrasto alla povertà ma da solo non può migliorare gli indicatori della nostra regione. Siamo quella con il più alto numero di famiglie povere e quella, tra oltre 200 regioni europee, con più giovani che non hanno un lavoro, che non lo cercano e che non partecipano a corsi di formazione per una futura attività lavorativa».