Lo dice il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra replicando alle critiche apparse sulla stampa e nei social: “Con la stessa logica degli altri ospedali della provincia, i 36 posti letto previsti all’ospedale Trigona di Noto saranno attivati man mano che se ne manifestasse la non auspicata necessità mentre sono in fase di attivazione, non appena arriva personale e attrezzature, due posti di terapia intensiva. E’ ovvio che per disposizioni nazionali e regionali alcune attività vengono sospese per potere andare incontro al contrasto della patologia più pericolosa. Il tutto nelle more della messa in funzione del primo piano della struttura che, non essendo un albergo ma un ospedale, deve necessariamente essere rimesso in funzione. Del resto gli altri reparti del Trigona sono previsti dalla rete regionale che l’Azienda sanitaria non ha il potere né la volontà di modificare avendo, com’è noto, già presentato il piano per l’assegnazione ai privati accreditati di parte dell’ospedale temporaneamente sospesa per l’emergenza in corso”.