E’ stata una mattinata di scuola diversa, quella di sabato 19 marzo, per gli alunni della terza A Servizi Agrari dell’Insolera, trascorsa non nella loro aula ma ospiti della sede dell’Anffas di Siracusa.
Inclusione sociale, non discriminazione e diritti umani, i temi scelti, per l’annuale open day, dall’associazione onlus che rappresenta le famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. Una giornata destinata a diffondere la cultura della disabilità, coinvolgendo l’intera collettività, cercando di “contrastare gli stereotipi, i pregiudizi e le discriminazioni che purtroppo ancora oggi circondano le persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettiva e/o relazionale, e lavorando per costruire una società inclusiva nel pieno rispetto della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità” come si legge nell’invito.
Un’occasione per gli studenti dei Servizi agrari, così come per i coetanei di altre scuole presenti, di partecipazione, condivisione e apprendimento. Subito, dalle parole del presidente dell’Anffas, i ragazzi imparano quali sono “le enormi difficoltà che incontrano le famiglie dei disabili, lasciate sole con il loro dolore e i loro problemi”. Scoprono che ci sono persone che, dopo aver terminato il loro percorso scolastico, non hanno se non nelle sedi di alcune associazioni, la possibilità di impegnare le loro giornate ed essere aiutati a non dimenticare quanto appreso a scuola, ad esercitare i movimenti motori fini, attraverso attività in laboratorio e la coordinazione in palestra.
Rispondono alle domande sulla loro esperienza scolastica di inclusione alcuni studenti, comincia Gabriele Petrolito che racconta del loro compagno di classe bello e sempre sorridente: “Quando lo abbiamo conosciuto, tre anni fa non parlava, ora saluta, risponde all’appello, scherza con noi e canta”. Si parla anche di bullismo, così facile ad accadere quando si tratta delle persone più deboli. Questa volta è Gabriele Formica a prendere la parola ed estende il discorso al cyber bullismo “Bisogna fare attenzione-dice rivolgendosi agli adulti- spesso alla violenza fisica o psicologica del bullo segue la pubblicazione del video sui social network. Si viene violentati due volte”.
Ancora, con gli ospiti si condivide l’esperienza del laboratorio dove si lavora la terracotta(foto), quella della palestra e la gara sui numeri, sul calendario, il tempo e le competenze informatiche di base.
Infine il rinfresco e i ringraziamenti. La mattinata di scuola alternativa è terminata, gli studenti dei Servizi agrari hanno messo per un po’ da parte i libri ma sanno che per questa volta anche la loro professoressa di italiano, Gabriella Dotto, che li ha accompagnati, è contenta così.