Quante volte abbiamo sentito questa frase. Sia in chiesa che fuori. E’ un’esortazione affinché noi esseri umani, utilizzando la buona volontà, possiamo assicurare a tutti noi una pace, una vera pace, un pace per ogni essere umano che abita la Terra. Eppure ogni giorno tale esortazione viene non rispettata e per lo più invisa. Viviamo in un mondo multipolare dove non ci sono i blocchi che hanno dominato il mondo dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla caduta del muro di berlino nel 1989. Di conseguenza non c’è più un oridine mondiale a cui riferirsi per risolvere le crisi locali. I paesi forti si muovono, purtroppo, in base ai loro interessi nazionali e strategici. Con il risultato che quella esortazione “PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA'” appare una semplice frasa buttata lì in occasione di manifestazioni per la pace. Eppure è da quella esortazione che deve nascere la pace. Pace intersa non come semplice assenza di conflitti guerreschi, ma come predisposizione dell’animo a vivere la vita – la propria vita e la vita degli altri – secondo i valori cristiani. Dobbiamo, cioé, sviluppare una rivoluzione tolemaica che metta al centro l’uomo e non gli interessi di uno o di più. E’ l’unica strada percorribile se si intende assicurare sulla terra una condizione dove ognuno di noi possa avere una vita dignitosa e dove il rispetto dell’uomo è un rispetto sacrosanto. Non ci vuole molto per ragiungere questo obiettivo in quanto basta vivere “vivere” i valori del critianesimo con amore e senso di comunità. La pace è un valore che si costruisce giorno dopo giorno preparandosi a tale scopo e riuscendo a diffondere il messaggio della pace in terra. Con la pace l’uomo vive, con la guerra l’uomo muore. Noi cattolici, inoltre, abbiamo l’obbligo di diffondere la buona parola. Un motivo in più per diffondere in terra la pace. Perché con la pace c’è tutto, con la guerra c’è solo distruzione. Diventiamo tutti operai nella vigna della pace.