Pachino, Recensione del libro del Dott. Sebastiano Lupo “Pachino, fra familismo amorale e sub-culture” (Associazione Studi Storici A. De Rudinì)

Pachino, Recensione del libro del Dott. Sebastiano Lupo “Pachino, fra familismo amorale e sub-culture” (Associazione Studi Storici A. De Rudinì)

di Emanuele Gentile
PACHINO – Quando venni a sapere della pubblicazione del libro ad opera dello psicoterapeuta pachinese Sebastiano Lupo fui subito attratto dai termini posti dopo la parola “Pachino”. Mi riferisco a “familismo amorale” e “sub-culture”. In breve avevo la netta sensazione di non trovarmi innanzi al solito libro di storia locale che racconta meramente dal punto di vista cronologico una serie di fatti e nulla più. Dopo la sua lettura tale convincimento primigenio si è ulteriormente rafforzato. “Pachino, fra familismo amorale e sub-culture” è un saggio che cerca di ripercorrere la storia della cittadina posta all’estremo meridione della provincia aretusea utilizzando raffinati strumenti di analisi afferenti alla sociologia, alla scienza politica, all’antropologia e all’economia. Il che contribuisce a capire come mai la Pachino di oggi ha alcune caratteristiche ben precise e definite. Questo perché si sono andate a modulare nel tempo delle dinamiche sociali che hanno definito l’identità culturale, politica, sociale ed economica del pachinese. Grosso modo la storia di Pachino può essere divisa in 5 fasi: a) La prima che si rifà alla sua fondazione voluta nel 1760 da Don Gaetano Starabba e che durerà circa un secolo; b) La successiva è dominata dal 1866 in poi dall’importante figura del Marchese Antonio di Rudinì che terminerà con la sua morte nel 1908; c) Il periodo pre-fascista: d) Il periodo fascista; e) Il periodo repubblicano. Nel corso di queste fasi si sviluppano e si consolidano alcuni tratti salienti di Pachino e dei suoi abitanti. Il cittadino di Pachino non è assolutamente “partecipant” ossia un cittadino veramente consapevole di partecipare alla vita di una comunità, bensì propende per una visione “parochial” cioè una naturale propensione a guardare al proprio orticello. Ciò crea un ethos di tipo familiare e amorale che impedisce il pieno dispiegarsi economico-sociale e culturale delle potenzialità del territorio. Si denota un evidente paternalismo nelle relazioni economiche e sociali. Tutto questo fa si che il pachinese assume una sindrome del tutto particolarista. Infine la sindrome di Siracusa che è presente nell’intera storia di Pachino e che afferisce ai complesse relazioni fra la filosofia e la politica (in altre parole fra cultura e politica). Come potete notare abbiamo innanzi un saggio di notevoli proporzioni poiché scava in profondità nella storia di Pachino e ne coglie le peculiarità essenziali. Il lettore si accorge di questo poiché vi è un considerevole lavoro di rinvenimento e di citazione delle fonti. Fonti storiche, economiche, sociali, documentali e tanto altro ancora. Pertanto, la struttura, le modalità operative e le fonti del saggio ci permettono di avere finalmente una visione a 360 gradi della storia di Pachino e di comprenderne le caratteristiche e l’evoluzione nel tempo. Un libro da avere in quanto ciò che è descritto può essere applicato a buona parte dei comuni della provincia di Siracusa. La ragione per cui siamo in questa condizione di sotto-sviluppo non è forse dovuta alle evidenze che il saggio del Dott. Lupo pone alla più ampia riflessione generale? Il superamento delle tante criticità che noi viviamo è senza dubbio una delle strade maestre per sviluppare una società moderna e in grado di generare un reale progresso.

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