Padre Maurizio Pizzo parla alla città a un mese dai festeggiamenti patronali

Padre Maurizio Pizzo parla alla città a un mese dai festeggiamenti patronali

Lentini. Quando manca un mese all’avvio dei festeggiamenti in onore dei Santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino, padre Maurizio Pizzo scrive alla città, attraverso il suo pro-filo Facebook, per annunciare la festa e comunicare alcune variazioni. Lo fa prima di tutto per richiamare i fedeli al mantenimento di comportamenti idonei seguendo i con-sigli e le esortazioni dei tutori dell’ordine pubblico, senza attese spasmodiche.
Il programma dei festeggiamenti potrà dunque subire variazioni in ottemperanza alle normative aggiornate e vigenti e tutti gli introiti relativi ai festeggiamenti, insieme a quelli della lotteria, verranno devoluti e tradotti in gesti di solidarietà.
“Abbiamo vissuto – scrive padre Maurizio – un tempo difficile di prove e di rinunce, di incertezze e di incognite, durante il quale molti di noi sono rimasti a casa isolati. La costante e fervida attesa di tante piccole gioie da vivere come un tempo, e che mai pensavamo di desiderare così tanto, si fa strada ogni giorno insieme alla consapevo-lezza di un traguardo non ancora raggiunto, tutt’altro che vicino. Come conciliare il desiderio genuino di ritorno alla normalità con il bollettino quotidiano dell’attuale emergenza? Il desiderio di festa con l’assistere impotenti ad eventi e tragedie umanitarie dalla portata sempre più immane? Non esiste probabilmente una ricetta infallibile, oc-corre pertanto navigare a vista con l’unica bussola del buon senso, del rispetto della vita, delle regole. La festa del Santo patrono non è affatto avulsa da tali criticità. Potrebbe essere onorata solo nel rispetto di codici, norme scritte e non scritte, attraverso il buon senso e cercando prima di tutto di arginare ogni difficoltà in tal senso. Chiedo a tutti, per quanto possibile, di cercare di attendere all’interno o con le dovute distanze, in prossimità delle proprie case il passaggio del fercolo, evitando così calche o assembramenti. Si raccomanda di tenere il più possibile sgombera la piazza durante l’uscita del 10 maggio mattina, non essendo previsto alcuno spettacolo pirotecnico men-tre uomini e donne, anziani e specialmente bambini, sono atterriti dal suono delle sire-ne e uccisi dalle bombe belliche (v. nota della Conferenza Episcopale Siciliana). In-vito pertanto la cittadinanza a creare un clima di raccoglimento, di preghiera e di compostezza”.

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