Palazzolo Acreide, Pippo Bennardo un amore infinito per il Val di Noto

Palazzolo Acreide, Pippo Bennardo un amore infinito per il Val di Noto

In ogni suo atto Pippo Bennardo manifesta un amore infinito per quell’alma mater chiamata Val di Noto. Val di Noto da sempre collegato intimamente a quell’incredibile sistema antropologico che prende il nome di Monti Iblei. Entrami rappresentano la sorgente essenziale di una pluridecennale e appassionata attività in nome della cultura. L’intervista, che ha tutte le caratteristiche della straordinarietà e dell’unicità, è la storia di un uomo che ha fatto della tutela, valorizzazione e promozione della terra dove vive l’aspetto di riferimento della sua vita. Buona lettura.

Leggendo il suo profilo biografico si nota che ha accumulato un’esperienza importante nel mondo culturale…

“Ciò che mi ha sempre appassionato è mettere a disposizione degli altri il mio modestissimo sapere. Infatti , dopo il rietro da Milano ho avuto il piacere di creare Il Centro Studi Giovane, e successivamente la compagnia teatrale denominata: Gruppo Teatrale Akrai, con la quale abbiamo avuto il piacere di vivere delle Tournee all’estero come Venezuela, Francia e Grecia oltre a presenze costatnti lungo il territorio Nazionale. Infine, mi sono occupato di Cinema portando avanti i progetti i “Monumenti al servizio del Cinema” e luoghi del Cinema.”

Ci racconti della sua esperienza di stampatore….

“La mia esperienza in realtà comincia in modo insolito. Appena diciottenne con grande esigenza di indipendenza mi sono trasferito al Nord trovando lavoro a Verderio Sup. (MI) presso la Ditta Nava. Ero addetto alla stampa dei prodotti della ditta come : manopoli per le moto, guarnizioni etc. e in alcuni momenti lavoravo, anche a progettare nuove linee di prodotti per le macchine e moto come paraspruzzi , manopoli ed altro. Esperienza lavorativa molto positiva, anche perché il capo aveva la mia stessa età e si andava molto d’accordo. Naturalmente non era quello che mi appagava per cui quando ho avuto la prima supplenza per l’insegnamento di Educazione Artistica sono rientrato a Palazzolo e qui ho messo le radici.”

Lei è stato funzionario della Sovrintendenza. Di cosa si è occupato?

“Alla fine e dopo qualche anno d’insegnamento, ho scelto di lavorare in Soprintendenza ai B/C FD , svolgendo per circa 35 anni il ruolo di Segretario della Sez. Architettonica e Urbanistica. Nel 1996 , è iniziato l’iter per l’iscrizione del Val di Noto nell’UNESCO, e io ho ricoperto il ruolo di segretario della commissione fino all’avvenuta iscrizione nel Gennaio 2003. Nel 2004, dopo una promozione mi sono trasferito a Palermo, all’Ass.to Reg.le al Turismo con l’incarico di occuparmi di Cinema e spettacolo dal vivo.”

Anche la casa Museo “A. Uccello” l’ha vista presente, in che veste?

“Con la Casa Museo ho avuto un rapporto molto intenso, prima collaborando con Antonino Uccello durante l’allestimento del Museo e successivamente come dipendente dell’Ass.to Reg.le ai B/C. Anche questa un’esperienza molto positiva.”

Ha seguito l’iter per inserire Noto nel World heritage, un  incarico piuttosto delicato…

“Come dicevo prima, ho seguito l’iter dell’iscrizione del Val di Noto dal primo momento fino alla parte conclusiva e cioè la consegna delle chiavi del Comune di Noto per l’avvenuta iscrizione, occupandomi anche della conviviale. Intanto preciso di essere stato il primo a conoscere Ray Bondin, allora segretario Unesco, inviato apposta per redigere la valenza dell’attività istruttoria. Nel giorno della consegna dell’iscrizione, tutti gli ospiti sono stati accolti alla villa comunale di Noto c/o Porta Nazionale, dopo di che sono stati ricevuti dal Sindaco presso il Palazzo di Città. Fra essi: Il Prof Bandarin Presidente Mondiale dell’Unesco, l’addetto culturale dell’allora Presidente C. A. Ciampi, Vittorio Sgarbi, Ray Bondin, P. Baudo, il Presidente e gli Ass.ri Reg.li e tutti i Sindaci degli otto Comuni interessati dall’iscrizione ed inoltre rappresentanze Civili e Militari. La cerimonia, si è svolta presso il Teatro Comunale per poi spostarsi a Palazzo Nicolaci dove, nonostante fosse ancora in fase di restauro, era stato allestito un banchetto.”

Si è occupato di organizzare mostre personali e manifestazioni. Quali ad esempio?

“Prima di essere dipendente dell’Ass.to Reg,le ai B/C mi dedicavo quasi completamente alla mia pittura allestendo diverse personali, con lusinghieri successi di critica e di pubblico. Ho al mio attivo anche delle premiazioni e segnalazione speciali delle giurie dei concorsi pittorici ai quali ho partecipato. Nonostante il lavoro di dipendente dei B/C la mia pittura ha avuto sempre un ruolo primario nella mia vita.”

Ci sono anche le regie di spettacoli e celebrazioni su svariati aspetti della cultura sia in campo teatrale che culturale come la regia di “Leggere il teatro”…

“Nel 1972 ho dato vita al Gruppo Teatrale Akrai, del quale per più di quarant’anni ho firmato tutte le regie, elaborando anche il recupero della Maschera di Peppe Nappa, maschera della commedia dell’arte. Ho istituito il “Premio Pippo Fava per il Teatro” di cui sono state realizzate 9 edizioni. Ho curato anche delle edizioni di Leggere al Teatro organizzato con gli attori dell’INDA al teatro Greco di Siracusa ed inoltre aggiungo le collaborazioni con i Film girati nel territorio.”

C’è nelle istituzioni la coscienza che la cultura può essere un volano per la crescita del territorio?

“Si , per me il desiderio di cultura è fonte nutrizionale di crescita e sviluppo sociale nel termine più ampio possibile . Soprattutto nella gente comune e molto meno nei politici o pseudo tali. Visto che per loro le scelte culturali devono essere sempre mutuate a dare riscontri.”

Cosa si dovrebbe fare per legare maggiormente cultura e turismo?

“Utilizzare sempre le competenze e non dare incarichi al compare di turno , molto spesso ignorante. Tenere conto inoltre delle professionalità locali prima di spendere fior di euro chiamando professionisti esterni. Nel Val di Noto o meglio ancora nel Sud Est della nostra meravigliosa terra ci sono persone altamente competenti e capaci di raggiungere risultati incredibili ma purtroppo, per dirla con una battuta : noi, sappiamo produrre qualità, ma siamo pessimi venditori di noi stessi.”

Il Val di Noto è un palcoscenico incredibile. Cosa si può fare per meglio tutelarlo e promuoverlo?

“Quella di tutelare il territorio, è sicuramente un’attività molto importante, quindi avere rispetto del territorio deve essere sempre una nostra priorità. Ad esempio, circa 25 anni fa, quando sostenevo e continuo a farlo anche adesso, che per le sue peculiarità , la nostra Sicilia poteva diventare la California Italiana, a chiunque comunicassi la mia idea, la risposta era quasi sempre una sonora risata. Finalmente, forse, oggi se ne stanno accorgendo dopo avere speso decine di milioni di euro inutilmente con risultati spesso negativi. La film Commission fatta nascere a SR ad opera della Cirone Di Marco e del sottoscritto, risultava essere la più antica della Sicilia, ma purtroppo oggi non esiste più.”

Parlare del Val di Noto significa parlare di quell’incredibile sistema chiamato Monti Iblei…

“Infine credo che gli Iblei e il Val di Noto sono un immenso patrimonio con una capacità di attrazione incredibile e presentano entrambi una fonte di occasioni da poter sfruttare, se si segue una politica di propaganda del territorio seria ed onesta senza dar voce a quel sentimento innato di voler sempre far prevalere un territorio sull’altro ritenendolo il migliore.”

Cosa rappresentano per Lei i Monti Iblei? Una alma mater?

“Alla speranza va data sempre una chance e quindi occorre aspettare che scompaia la stupidità e regni per sempre la legalità e che la qualità della vita si trasformi nella grande bellezza di P. Sorrentino.”

Come se lo immagina l’avvenire del nostro territorio?

“Certo ci sarebbe da parlare tanto in modo, anche diverso.Il Turismo in generale, i nostri paesaggi, i monumenti , i luoghi del cinema sono veramente una risorsa infinita, quindi non ci resta che indossare la corazza dell’orgoglio e finirla di piangerci addosso, lavorando realmente al futuro della nostra terra.”

Quali i suoi progetti futuri?

“Di continuare a diffondere cultura. Portare avanti la mia pittura. Disponibilità verso gli altri, motivo per cui o istituito presso una Casa Famiglia un corso di disegno dal vero. Infine rendere sempre fruibile lo spazio creato come cenacolo culturale presso il mio studio.

Il tavolo della Presidenza in occasione dell’Iscrizione del Val di Noto del World Heritage
La Compagnia Akrai a villa Baduer Fratta Polesine
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