Il 23 luglio ricorre l’anniversario della strage di Capaci dove morirono Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonino Mortinaro. Ci furono anche 23 feriti fra cui l’autista Giuseppe Costanza e gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo e Gaspare Cervello. Sarà l’ennesima celebrazione piene di parole solenni, ma vuote di significato e per lo più ipocrite. Da troppo tempo abbiamo sentito le stesse parole a cui mai sono seguiti i fatti. Questo ripetere ogni anni le medesime parole non fa che uccidere per l’ennesima volta Giovanni Falcone. Giovanni Falcone non ha bisogno di questo effluvio di discorsi e belle parole al vento. Giovanni Falcone ha bisogno di fatti. Il rispettare la morte e il sacrificio di Giovanni Falcone e degli altri è un’altra cosa. Si sarebbe rispettato la sua memoria se la Sicilia in questi anni fosse migliorata la qualità della classe politica della nostra isola. Invece, è peggiorata in quanto i fenomeni corruttivi si sono diffusi in maniera allarmante. Giovanni Falcone sarebbe morto per qualcosa se la Sicilia si fosse incamminate sulla strada del progresso. Invece no perché siamo sempre agli ultimi posti per sviluppo economico. La nostra qualità di vita è migliorata da quando è morto Giovanni Falcone? No…anzi è peggiorata. Come possiamo riempirci la bocca di Giovanni Falcone e del suo tragico sacrificio se non riusciamo a spendere per il bene del popolo siciliano i soldi dell’Unione Europea? Come possiamo celebrare Giovanni Falcone se ancora il cancro della mafia attanaglia la Sicilia e il suo avvenire? Basta con questo effluvio di logorroica. Il primo a esprimere fastidio sarebbe proprio Giovanni Falcone. E’ questo che non va. La ripetizione meccanica ogni anno delle stesse parole noiose e di promesse mai mantenute. Con l’ignavia e indifferenza preponderante in Sicilia Giovanni Falcone è ucciso ogni giorno. Non vogliamo più celebrazioni, ma finalmente quei fatti che si attendono da fin troppo tempo. Quel vero cambiamento che darebbe un senso alla morte atroce di Giovanni Falcone, di sua moglie e degli agenti di scorta. Quindi, basta parole. Vogliamo fatti che sarebbero il miglior modo per ricordare seriamente il suo sacrifico. Giovanni Falcone è stato ucciso. Rendiamogli onore in ben altro modo. Quindi, basta parole su Giovanni Falcone.