Palermo, Caporalato, un arresto a Palagonia    Marino (Uila): “Confidiamo negli investigatori perché si scopra chi lucrava sui lavoratori”

Palermo, Caporalato, un arresto a Palagonia Marino (Uila): “Confidiamo negli investigatori perché si scopra chi lucrava sui lavoratori”

PALERMO – “Siamo grati a forze dell’ordine e magistratura perché tengono sempre alta l’attenzione sul cancro del caporalato in agricoltura. L’operazione della Guardia di Finanza, che ha eseguito un arresto a Palagonia, rappresenta un segnale importante ma confidiamo adesso negli investigatori perché si scoprano i mandanti del caporale, ovvero chi lucra sullo sfruttamento dei braccianti”. Lo afferma il segretario generale della Uila Sicilia, Nino Marino, commentando la notizia della cattura di un presunto “caporale” che è stato bloccato mentre trasportava alcuni operai agricoli nelle campagne di Palagonia. “Stando alla ricostruzione dei militari – aggiunge Marino – i braccianti, tutti extracomunitari, erano costretti a lavorare senza alcuna tutela e a vivere in condizioni bestiali, sfruttando il loro stato di estremo bisogno. Ribadiamo il nostro grazie a magistratura e forze dell’ordine che, però, non possono essere lasciate sole in questa battaglia della vita. C’è bisogno che alle nostre mobilitazioni e alle nostre denunce si uniscano gli imprenditori onesti, vittime di concorrenza sleale, e i consumatori, rifiutando i prodotti delle aziende-pirata. Perché buono è legale!”

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