PALERMO – Potranno essere istituiti Lettori, Accoliti o Catechisti laici, uomini e donne, tra i 25 e i 75 anni, cresimati, che svolgono già un servizio ecclesiale in parrocchia. Saranno individuati non per meriti ma nel “contesto di servizio”. Studieranno per due anni. Il loro incarico potrà essere revocato nel tempo. Sono alcune delle indicazioni nelle “Linee guida circa l’istituzione dei Ministeri di Lettore, Accolito e Catechista” approvate nella recente sessione della Conferenza Episcopale Siciliana (Palermo, 13-15 settembre 2023) e pubblicate ufficialmente sul sito delle Chiese di Sicilia. Sono valide per tutte le diciotto diocesi dell’Isola.
Per i vescovi di Sicilia innanzitutto “è necessario che le comunità accettino di rivisitare il loro modo di vivere la pastorale nel territorio parrocchiale e interparrocchiale: un processo di conversione che tenda ad attualizzare il vangelo, tenendo conto dei criteri di inculturazione”. Nelle Linee guida è detto dell’importanza di “capire che la ministerialità è nella Chiesa servizio, finalizzata alla crescita di fede di coloro che desiderano conoscere il Signore. Ciò implica – si legge – un duplice orientamento: il primo riguarda il coraggio di accogliere e attuare una nuova forma di Chiesa, in cui consacrati e fedeli laici assumono ruoli ministeriali, istituiti e non, in piena collaborazione con il clero e talvolta in assenza anche di quest’ultimo”. Il secondo orientamento “riguarda la maturazione, umana e spirituale, di coloro che vengono istituiti, donne e uomini, non sempre così perspicua nelle azioni ecclesiali, da cui affiorano sovente distorsioni sull’accoglienza dei ministeri”. Per la Conferenza episcopale siciliana “occorre pertanto insistere che essi non siano traguardo di merito e che rispondano a una precisa scelta di servizio, sottoposta al discernimento della Chiesa”.