Palermo, Fratel Biagio: Appello alle Autorità, non permettete gli inutili e costosi fuochi di artificio mentre c’è in atto la guerra tra Russia ed Ucraina.

Palermo, Fratel Biagio: Appello alle Autorità, non permettete gli inutili e costosi fuochi di artificio mentre c’è in atto la guerra tra Russia ed Ucraina.

PALERMO – Fratel Biagio ha fatto da poco il quarto ciclo di chemioterapia in day hospital ed è ritornato nell’astanteria della missione dove è monitorato da medici e accudito da fratelli. Ricordiamo che Fratel Biagio, che è il fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo e accoglie in gratuità e provvidenza circa 600 persone in difficoltà e sostiene 150 famiglie di palermitani, ha avuto diagnosticato un tumore al colon, chiede preghiera per sé e per tutti gli ammalati. Nonostante i suoi momenti difficili, Fratel Biagio ci tiene a dare un suo contributo alla società con un prezioso messaggio. ‘’Carissimi cittadini di Palermo e di tutte le città vi prego non commettete l’errore che,- si legge nella lettera – mentre c’è in atto una terribile guerra tra Russia e Ucraina, continuiamo nella città e nei quartieri a sparare degli ingiusti fuochi d’artificio con botti e provocando inutili rumori assordanti. Si spendono soldi inutilmente per appena 10/15 minuti di continui festeggiamenti: festeggiando un cosiddetto compleanno o anniversario o per motivi ancora peggiori, dando così un cattivo esempio alle vostre famiglie e soprattutto ai vostri figli, diseducandoli alla vera solidarietà, al vero amore, alla vera fratellanza, alla vera carità e soprattutto alla vera pace. E così rischiamo di ignorare che nel mondo tanti bambini continuano a morire di fame e noi indifferenti spendiamo soldi inutilmente in fuochi d’artificio. Faccio un forte appello e continuo a pregare affinché i cittadini, la Santa Chiesa, i fedeli e tutte le autorità Istituzionali, Comuni e Regioni non permettano e autorizzino ingiusti e inutili fuochi d’artificio, che offendono e non rispettano i veri valori della vita. ‘’

Open chat
Ciao,
chiedici la tua canzone