PALERMO – lunedì 16 agosto la Sicilia potrebbe essere la prima regione italiana a tornare in zona gialla, a causa di un netto peggioramento della situazione epidemiologica locale. Nell’ultima settimana sono stati rilevati 119 casi di contagio ogni 100mila abitanti; al 10 agosto il tasso di occupazione dei posti letto in ospedale per i ricoverati per COVID-19 risulta del 14%, mentre quello dei reparti di terapia intensiva del 7%. Se questi dati dovessero peggiorare ulteriormente entro venerdì, quando ci sarà la prossima cabina di regia del ministero della Salute, in Sicilia potrebbero essere reintrodotte alcune restrizioni.
In base ai nuovi criteri stabiliti dal decreto legge del 23 luglio, l’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione è ancora un fattore importante nel passaggio di una regione da una zona a un’altra, ma non è più il criterio guida per la scelta. Una regione può passare dalla zona bianca a quella gialla solo nel momento in cui venga registrata un’incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti, a cui devono affiancarsi però anche entrambe queste due condizioni: un’occupazione dei posti letto in ospedale per pazienti ricoverati per la COVID-19 superiore al 15% e un’occupazione del 10% dei posti in terapia intensiva. La Sicilia è molto vicina a soddisfare questi requisiti. Secondo i dai dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) risulta che la Sicilia ha altri 196 posti di terapia intensiva attivabili, che se venissero usati abbasserebbero di circa l’1,5 per cento il tasso di occupazione.